Caldaie accese in anticipo. Luci, scatta l'austerity

Da domani saranno in vigore le misure introdotte dall'ordinanza varata dal sindaco Clemente Mastella

Una caldaia
Una caldaia
di Paolo Bocchino
Domenica 20 Novembre 2022, 10:26
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Scatta l'austerity energetica comunale. Da domani saranno in vigore le misure introdotte dall'ordinanza varata ieri dal sindaco Clemente Mastella per il contenimento dei consumi. Provvedimenti già annunciati nei giorni scorsi dal primo cittadino che ha ritenuto di fornire un contributo, per quanto possibile, alla campagna di risparmio energetico dettata dalla difficile congiuntura provocata dal conflitto in Ucraina. Il mini pacchetto di austerity è un mix di attività di competenza del Comune e senso civico raccomandato ai beneventani. Tre in particolare le azioni finalizzate alla riduzione dei consumi: lampioni stradali accesi in alternanza, monumenti al buio nelle ore notturne e spegnimento anticipato di tutti i punti luce comunali.

Più nel dettaglio, l'ordinanza dispone lo «spegnimento selettivo di 419 punti luce dislocati nelle aree della città dotate di sostegni a corpi illuminanti multipli».

Vittime del caro bollette anche i preziosi monumenti cittadini che saranno illuminati fino alle 22 tra la domenica e il giovedì, due ore in più nel fine settimana (venerdì e sabato luci accese fino alla mezzanotte). In generale, poi, tutti i lampioni dovranno osservare una dieta energetica. Il provvedimento sindacale impone infatti lo «spegnimento anticipato di 120 minuti dei punti luce comunali residui». La disattivazione, puntualizza Mastella, terrà comunque conto dei «limiti di luminanza, illuminamento e uniformità» previsti dalla norma europea di settore, e saranno attuati «in base alla classificazione delle strade e di quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di pubblica sicurezza». Una cautela suggerita anche da recenti episodi di cronaca nazionali che hanno visto il verificarsi di incidenti stradali, anche gravi, causati molto probabilmente dalla scarsa illuminazione stradale.


Il testo prevede inoltre l'anticipo di un giorno rispetto alla normativa nazionale che fa scattare da martedì la possibilità di accensione degli impianti termici per i comuni inseriti nella fascia climatica C come Benevento. Anticipo motivato da Mastella «in considerazione delle condizioni climatiche verificatesi negli ultimi giorni. E a margine di un incontro pubblico, il sindaco ha chiarito ulteriormente le ragioni della scelta: «Quando piove e c'è molta umidità, come capita spesso a Benevento, il freddo si percepisce maggiormente anche se le temperature non sono particolarmente basse». Invariato il termine di spegnimento degli impianti termici che decorrerà dal 23 marzo, così come il periodo massimo consentito di accensione di caldaie e termosifoni, ovvero 9 ore giornaliere. La fascia tricolore ha inserito nel testo in vigore da domani anche una moral suasion rivolta ai cittadini: «Nelle more della definizione della strategia comunale di sostenibilità energetica territoriale - scrive Mastella - si invitano i cittadini a un'azione consapevole nella gestione degli impianti termici, nonché a un uso razionale delle fonti elettriche, in modo da perseguire il maggior risparmio energetico possibile». Senso civico ma anche rispetto di precise disposizioni normative nate dalla crisi energetica. Il sindaco il «decreto del ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022 che ha definito i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati».
 

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