«Gravi carenze strutturali e igienico sanitarie». Queste le risultanze dell'operazione scattata nella mattinata di martedì e condotta dai carabinieri del Nas di Salerno, guidati da Rosario Basile, che ha portato al sequestro amministrativo di 3 quintali di formaggi e alla chiusura immediata di un noto caseificio ubicato in valle Caudina. Un controllo ordinario quello degli uomini del nucleo antisofisticazione e sanità, come avvenuto in diverse occasioni nelle ultime settimane in altri centri del circondario o nel resto della provincia, al fine di contrastare e prevenire i reati contro la salute pubblica, soprattutto per quel che attiene gli esercizi operanti nel settore della trasformazione e somministrazione di cibi e alimenti. Un'attività di routine, dunque, che ha evidenziato sin dalle prime battute una situazione del tutto fuori dall'ordinario tanto da richiedere l'intervento sul posto del personale medico veterinario in forza all'azienda sanitaria locale di Benevento.
L'ispezione, andata avanti per almeno 5 ore, ha riguardato i locali e le zone di lavorazione dei prodotti lattiero caseari di origine caprina delineando evidenti «carenze» e criticità afferenti alla compatibilità dei luoghi con l'esercizio di quel tipo di attività che, al contrario, risponde ad una normativa e a una regolamentazione particolarmente rigida a tutela della libera concorrenza e della sicurezza del consumatore finale.
«Diversi ambienti, compresi alcuni locali destinati alla produzione - spiegano i carabinieri nella nota - sono apparsi ancora allo stato grezzo, privi di basilari requisiti igienico-sanitari, funzionali e di sicurezza, presentando, tra le gravi difformità rilevate, pareti e pavimentazione sporche, presenza di ragnatele, polvere e mancanza delle procedure o di un programma aziendale per l'autocontrollo».