Covid, centri per anziani
tra cluster e denunce

Covid, centri per anziani tra cluster e denunce
di Luella De Ciampis
Lunedì 21 Febbraio 2022, 07:43 - Ultimo agg. 16:23
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Periodo difficile per le strutture per anziani del comune di Molinara a causa del Covid e della visita ispettiva dei carabinieri del Nas di Salerno che hanno trovato cibo scaduto nelle dispense. Nel corso dell'attività di testing effettuata dall'Asl, con tamponi molecolari, con cadenza mensile nella casa di riposo «Carpa», gestita dal Comune, sono emersi sei positivi tra gli ospiti e due tra gli operatori sociosanitari. La struttura, che ospita 32 anziani, è stata chiusa immediatamente al pubblico e i positivi sono stati isolati. «I contagiati dice il sindaco Giuseppe Addabbo vaccinati con tre dosi, come tutti gli ospiti della casa, stanno bene e vengono controllati costantemente, attraverso il monitoraggio della temperatura e della saturazione. È una fase difficile in cui il virus sta continuando a circolare in diversi ambiti. E, infatti, sempre dall'attività di screening è risultata positiva una collaboratrice scolastica, subito segnalata alla dirigente del plesso in cui presta servizio». Invece, nella Rsa (residenza sanitaria assistita) dell'Asl, che ospita 15 anziani, nei giorni scorsi, è stata effettuata un'ispezione dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Salerno che hanno rinvenuto cibo scaduto e di pessima qualità, immediatamente sottoposto a sequestro.

«I carabinieri del Nas continua il sindaco mi hanno chiesto di fare un'ordinanza indirizzata all'Asl in cui ho specificato le pessime condizioni di una parte di alimenti conservati nei frigoriferi, intimando di ottemperare nell'immediato agli adempimenti previsti dal verbale dei carabinieri del Nas. L'ordinanza, oltre che all'Azienda sanitaria è stata inviata anche alla Procura. Allo stato attuale, non ho ricevuto alcuna risposta dall'Asl, né so se abbia richiamato la società che fornisce il cibo e chi è deputato alla sua conservazione oppure se il cibo sequestrato sia stato ritirato.

Nessuno di loro si è presentato il giorno della visita del Nas, né sono riuscito a ottenere almeno un colloquio telefonico con il direttore generale Gennaro Volpe». Il sindaco è contrariato: «Le lamentele dei familiari dei ricoverati sul cibo e sull'organizzazione del centro sono costanti e io sono molto amareggiato perché ho la sensazione che la struttura si stia smembrando un pezzo alla volta. Attualmente, mancano le necessarie figure professionali a cominciare dal direttore sanitario e dallo psicologo fino all'assistente sociale mentre i terapisti sono reclutati a ore. Sugli operatori non c'è nulla da dire in quanto sono ineccepibili ma credo che, a questo punto, sia necessario che l'Asl faccia un discorso improntato alla chiarezza, alla comunicazione e alla fiducia, non solo con me ma anche con le famiglie dei pazienti. È una struttura a cui tengo molto, così come ho a cuore la sicurezza degli anziani. Per questo, è opportuno che l'Asl dia un segnale forte in tal senso». 

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Sul fronte Covid, nonostante il calo dei contagi, rispetto alla settimana appena trascorsa, continuano a emergere nuovi focolai che privilegiano gli ambienti comunitari. Infatti, dopo essere entrato nella struttura carceraria di Capodimonte, dove la situazione è stazionaria, e nelle scuole dell'intero territorio provinciale, il virus ha ricominciato a circolare anche tra gli anziani ospiti delle case di riposo. Sia in carcere che nelle Rsa, la copertura vaccinale, peraltro con la dose booster, è molto elevata ma questo dettaglio, per nulla trascurabile, non ha impedito il diffondersi del contagio. Diverso è il discorso delle scuole dove il 50% dei bambini non è stato vaccinato e finisce per diventare veicolo di trasmissione del virus anche in ambito familiare. Sono 169 i positivi emersi dal bollettino quotidiano della Protezione civile, 43 in meno rispetto alla giornata di sabato. Situazione stabile anche al «Rummo» dove si registrano 51 pazienti in degenza nell'area Covid per effetto di un nuovo ingresso e di una dimissione. L'incidenza dei ricoveri nei reparti Covid dell'ospedale cittadino, negli ultimi dieci giorni, ha subito un sensibile calo che, tuttavia, non è direttamente proporzionale all'incidenza dei decessi ancora molto eleveta.

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