Benevento: cercansi medici in pronto soccorso, all'appello rispondono solo in tre

Disertato il concorso per le emergenze, per l'internistica presi 71 su 75 partecipanti alla selezione

Maria Morgante, manager del Rummo
Maria Morgante, manager del Rummo
di Luella De Ciampis
Venerdì 31 Marzo 2023, 10:08
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Al Rummo c'è la graduatoria di merito per il concorso pubblico per Medicina d'urgenza e Pronto soccorso, costituita da uno specialista e due specializzandi. Una boccata d'ossigeno per la manager Maria Morgante, ma non certo la soluzione dei problemi. A superare la selezione per la copertura a tempo pieno e indeterminato, di due posti di dirigente medico nei reparti dell'emergenza urgenza sono stati Caterina Savinelli, appartenente alla categoria degli specialisti, Ilaria Amaranto e Carmen Rapuano specializzande.

Nel mese di febbraio era stato bandito il concorso ma, c'erano solo quattro candidati in elenco per cui, si era già delineata la prospettiva di avere pochi medici dell'emergenza a disposizione per riuscire a colmare i vuoti.

Le vincitrici del concorso sono giovani professionistI in una fascia d'età compresa tra i 31 e i 36 anni che, con molta probabilità, accetteranno di lavorare all'ospedale cittadino. Una sola di loro ha conseguito la specializzazione, mentre le altre due sono specializzande dell'ultimo anno e, quindi, non potranno coprire i turni da sole ma con il tutor. Ancora una volta, le speranze nutrite dal management dell'azienda ospedaliera sono state disattese perché le aspettative erano quelle di ottenere una graduatoria concorsuale più nutrita da cui poter attingere personale in caso di necessità.

Invece, in questo modo, si riuscirà a malapena a reintegrare tre dei quattro medici che, tra febbraio e marzo, hanno rassegnato le dimissioni dai reparti dell'emergenza-urgenza. Invece, per Medicina interna i candidati ammessi sono stati 71 su 75 partecipanti, a conferma del fatto che sono pochissimi i medici che scelgono di prestare servizio in Pronto soccorso dove il carico di responsabilità e i rischi sono di gran lunga superiori rispetto agli altri reparti. Attivare i concorsi rimane, comunque, la via migliore da seguire per reclutare personale a tempo pieno e indeterminato ma, non sempre, c'è la partecipazione sperata da parte dei medici che non preferiscono prestare servizio in alcuni reparti più problematici rispetto agli altri. Questa circostanza, secondo la dirigenza, non vuol dire che i medici non aderiscono ai concorsi che vengono banditi per colpa dell'ospedale ma perché il lavoro, in qualsiasi unità di Pronto soccorso, è logorante, in quanto è fondato sulla rapidità d'azione, oltre a essere stressante e più rischioso, sia a causa delle responsabiltà professionali che investono soprattutto il personale medico, che a causa delle continue aggressioni a cui sono esposti medici e infermieri.

Intanto, l'organizzazione sindacale Cisl Fp Irpinia Sannio scrive al presidente della Provincia Nino Lombardi, a Vincenzo Alaia presidente della V Commissione sanità della Regione Campania, ai direttori generali di Asl e Rummo Gennaro Volpe e Maria Morgante, per chiedere la convocazione dell'assemblea dei sindaci sul tema della sanità e dell'assistenza. In una nota congiunta, il segretario generale Cisl Fp Massimo Imparato e il segretario generale Cis ritengono indifferibile attivare un percorso di condivisione con i sindaci del territorio per dare risposte esaustive alla popolazione del Sannio e agli operatori sanitari. «Riteniamo doveroso e necessario scrivono i sindacalisti - un confronto costruttivo con le istituzioni, mirato a migliorare la risposta assistenziale in un territorio complesso. Le aree interne meritano maggiore attenzione e il contributo dei sindaci è di fondamentale importanza per fornire risposte concrete. Ai nostri sindacati interessa solo migliorare la qualità del lavoro del personale e l'assistenza ai cittadini, superando le polemiche politiche che non ci interessano».
 

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