Con i campi vuoti il cinema comunica attraverso l’assenza. Una possibilità estetica che Chiara Rigione sapeva esplorare in profondità e che oggi passa dallo schermo alla vita con la sua improvvisa scomparsa. Lo sgomento unisce due province – Avellino, di cui era Chiara originaria, e Benevento, di cui ha per anni alimentato l’attività culturale. Difficile ripercorrere le centinaia di testimonianze di affetto da tutta Italia che da qualche ora si rincorrono sui social, testimoniando una voglia e una capacità di fare rete che aveva dato tanti frutti nonostante il suo forte spirito critico. Fondatrice del circolo Arci “Kinetta”, dedicato alla diffusione del cinema indipendente, Chiara ha mantenuto accesa la luce dei proiettori nella città di Benevento con lo “Spazio Labus” di Piazza Orsini, dove ha anche insegnato il cinema ai più piccoli con il laboratorio “Labus in Fabula”.
Ha partecipato alla realizzazione di cortometraggi e documentari selezionati in festival internazionali, tra cui il “Napoli Film Festival” e il “Bogotà International Film Festival”.
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