Colpita da un petardo a Capodanno:
polmone perforato, resta gravissima

La tensostruttura dove è avvenuto il dramma. Nel riquadro Antonella Tuosto, la giovane ferita
La tensostruttura dove è avvenuto il dramma. Nel riquadro Antonella Tuosto, la giovane ferita
di Vincenzo De Rosa
Mercoledì 2 Gennaio 2019, 08:55 - Ultimo agg. 12:58
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I festeggiamenti per il Capodanno nel Sannio si sono chiusi con un bilancio pesante. Sant’Agata de’ Goti, centro di undicimila abitanti della provincia di Benevento, è stato teatro di una notte di follia. Un grosso petardo è stato fatto esplodere intorno all’1,40 in piazza Trieste, all’esterno della tensostruttura dove la cittadinanza si era ritrovata per brindare al nuovo anno. Le schegge dell’ordigno hanno bucato la parete in pvc del tendone e colpito al petto una donna di 36 anni, Antonella Tuosto, che in quel momento era all’interno della struttura con il fidanzato, perforandole un polmone.

Così quella che doveva essere una notte di festa per salutare l’arrivo del 2019, organizzata nella piazza del paese dall’amministrazione comunale per permettere ai ragazzi di potersi divertire in tranquillità senza essere costretti a spostarsi in auto per raggiungere locali e centri vicini, ha avuto un epilogo drammatico. Le condizioni della 36enne di Sant’Agata sono gravi. È ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale «Rummo» di Benevento dopo essere stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per la rimozione della scheggia che le aveva perforato il polmone. 
 
Era l’1.40 quando un boato, violentissimo, è stato avvertito in tutto il paese. In piazza si sono fermati musica e festeggiamenti. Pochi attimi per capire cosa era successo e accorgersi che una donna era stata ferita e perdeva sangue. La prima a soccorrerla è stata Angela Ascierto, presidente del consiglio comunale di Sant’Agata de’ Goti che in quel momento si trovava all’interno del tendone assieme ad altri esponenti dell’amministrazione cittadina, tra cui il sindaco e segretario provinciale del Pd Carmine Valentino che poi ha accompagnato la vittima salendo a bordo dell’ambulanza. «Abbiamo sentito una forte esplosione, così potente che abbiamo pensato che qualcuno avesse sparato un petardo nel tendone – racconta Ascierto –. In quel momento una ragazza mi è caduta addosso e mi sono accorta che perdeva sangue dal petto. Subito abbiamo chiamato i soccorsi. La maggior parte delle persone si trovava fuori al tendone, e questa è stata una fortuna altrimenti poteva succedere qualcosa di molto più grave. Avevo con me mia figlia, poteva essere colpita anche lei». A soccorrere la ragazza sono stati i volontari de «Il Cireneo», associazione di Protezione Civile in piazza per vigilare sullo svolgimento della festa. Ed è stato grazie alla loro presenza e al sistema di transenne e vie di fuga allestito per la serata che sono state evitate conseguenze peggiori. Dopo l’esplosione i presenti si sono dati alla fuga, ma i cordoni dei volontari e le transenne hanno retto permettendo un deflusso sicuro di un centinaio di persone che in quel momento si trovano in piazza, all’interno e all’esterno del tendone. 

La ragazza è stata prima trasportata all’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, dove è stata stabilizzata, e poi trasferita al «Rummo», l’ospedale di Benevento. Perforazione del polmone, rottura di una costola e lacerazione profonda al torace: questo quanto sancito dal primo bollettino medico. Poi, in mattinata, l’operazione nel corso della quale è stata rimossa dal polmone una scheggia della lunghezza di sette centimetri. La ragazza è stata quindi ricoverata nel reparto di terapia intensiva. 

Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Montesarchio. I rilievi effettuati dovranno innanzitutto stabilire la natura dell’ordigno le cui parti sono state trovate in piazza, all’esterno del tendone. Evidenti anche i due buchi aperti nel telo dalle schegge. Le telecamere di alcune attività commerciali in piazza dovranno invece aiutare gli inquirenti a scoprire chi ha fatto esplodere l’ordigno. Un’attività di indagine proseguita per tutta la giornata e che ha permesso di raccogliere elementi importanti per l’individuazione del colpevole. La struttura, intanto, è stata posta sotto sequestro. Il Comune ha deciso la sospensione di tutte le iniziative in programma per la giornata di ieri. La 36enne non è stata l’unica ferita nel Sannio. A Benevento cinque feriti per i botti, di cui tre hanno fatto ricorso alle cure dei medici del Rummo: la prognosi è di 5 giorni.
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