Colpo in villa a Benevento,
albanese catturato dopo la fuga

Colpo in villa a Benevento, albanese catturato dopo la fuga
di Enrico Marra
Martedì 5 Marzo 2019, 12:00
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Furti, inseguimento, un arresto, un fuggitivo e un bottino recuperato. Due albanesi hanno creato il parapiglia dopo aver messo a segno il colpo in una villa, con una fuga in auto inseguiti da polizia e carabinieri per diversi chilometri. Un'incursione malavitosa da parte di elementi provenienti da altre località della regione ma che, questa volta, ha avuto un epilogo negativo per chi ha organizzato il raid. Preso, dopo la fuga, un dei due: in carcere è finito Pieter Xheta, 45 anni albanese. Deve rispondere di ricettazione, possesso di arnesi atti allo scasso, lesioni nei confronti di due agenti della polizia di stato e di un carabiniere. Tutto si è verificato nella tarda serata di domenica e le indagini si sono poi concluse nella notte. La vicenda ha avuto inizio verso le 20 quando i carabinieri hanno dato l'allarme perché un'auto Jeep Renegade - risultata rubata lo scorso primo marzo ad Aversa - si aggirava nella zona di Solopaca, dove i due occupanti avevano anche tentato un furto prima di dileguarsi. Questa auto è poi riapparsa, dopo qualche ora, sulla statale Appia alla contrada San Vito, alla periferia della città. L'autovettura procedeva in direzione Montesarchio e non si è fermata all'alt di una pattuglia di carabinieri. Con una manovra spericolata, è finita sull'aiuola spartitraffico per poi invertire la marcia e procedere in direzione della città.
 
È scattato l'allarme e l'auto con i due albanesi a bordo è stata inseguita dagli agenti della Volante. I ladri si sono diretti in direzione della galleria Avellola, procedendo nel tunnel anche contromano. Poi hanno imboccato il raccordo per Castel del Lago, sempre con gli agenti della Volante alle calcagna. Dopo alcuni chilometri, nei pressi dell'uscita di San Giorgio del Sannio, la fuga dell'auto è terminata. Una gazzella dei carabinieri, infatti, si è posta di traverso sulla carreggiata. Nonostante la presenza di agenti della Volante, della Mobile e carabinieri, i due albanesi hanno tentato la fuga a piedi. Uno vi è riuscito, ma l'altro è rimasto bloccato dopo aver procurato lesioni guaribili tra cinque e sette giorni a due agenti e ad un carabiniere, che hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale «Rummo».

Una volta bloccato l'albanese, si è così ricostruito tutto ciò che era accaduto nelle ore precedenti. Si è pertanto appurato che, prima della fuga con inseguimento, i due albanesi avevano messo a segno un colpo in una villa in città in via Avellino, approfittando dell'assenza del padrone di casa che gestisce un'attività commerciale nella stessa via. Qui, dopo aver forzato una finestra, una volta all'interno avevano portato via diversi preziosi e monili e orologi di marca. Tutto il bottino tranne alcuni anelli - che probabilmente ha portato via l'albanese riuscito a scappare - è stato recuperato. Ma all'interno dell'auto sono stati rinvenuti anche strumenti atti allo scasso. Dopo questo accertamento, l'uomo è stato condotto in questura per ulteriori verifiche, e per l'identificazione. La vittima del furto in abitazione si è recata in questura per sporgere denuncia e ha riconosciuto la refurtiva. Il cittadino albanese, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di turno Vincenzo Toscano, è stato arrestato e condotto nel carcere di contrada Capodimonte, ed ha nominato suo difensore di ufficio Loredana Soricelli. L'uomo sarà nelle prossime ore interrogato dal Gip Gelsomina Palmieri.
 
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