Comune, sei anni di indennità XL:
scatta la linea dura sui recuperi

palazzo mosti
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di Gianni De Blasio
Sabato 26 Gennaio 2019, 09:10 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 06:34
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BENEVENTO - Per tre anni consecutivi, un dirigente del Comune di Benevento ha percepito oltre 43mila euro in più; per il 2015 le somme incassate più di quelle dovute ammontano ad 11 mila 800 e per i 2016 a 26mila 500. Insomma, si sfiorano 170 mila euro. E per due sole «voci»: indennità di posizione e indennità di risultato. È solo l’esempio più clamoroso, poiché i dirigenti invitati (ancora una volta) a restituire somme indebitamente incassate sono parecchi, quasi tutti quelli che dal 2011 al 2016 si sono succeduti a capo dei vari settori dell’ente. 
Ora, dopo la sollecitazione inviata 7 mesi fa, il dirigente ai Servizi al Cittadino è tornato alla carica, vista pure la delibera n. 257 di giunta comunale. Ciò, dopo una ricognizione delle somme erogate, da erogarsi e da recuperare per retribuzione di posizione e di risultato del personale con qualifica dirigenziale per gli anni 2011/2016 e, dopo aver ritenute infondate nel merito le controdeduzioni formulate. Il dirigente del Settore Gestione Economica, Raffaele Ambrosio, è stato invitato a dare attuazione a quanto comunicato, dopo la vana richiesta del 19 dicembre. Altrimenti, Alessandro Verdicchio non può inoltrare denuncia alla Corte dei Conti, sia per quanto concerne i recuperi stessi a valere sulle retribuzioni prossime, di concerto con il segretario generale e l’avvocato comunale. Per le somme antecedenti il 2009, Verdicchio ha già segnalato la mancata attività di accertamento e riscossione delle stesse, tra l’altro previste in entrata nel bilancio di previsione 2018 ed in carico all’Avvocatura. Per la cronaca, il dirigente recordman di introiti non dovuti, ha avviato da tempo un contenzioso. 
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