Sesto decesso al Rummo e quarto nel Sannio per Covid-19 da quando a inizio agosto è cominciata l'ondata bis, mentre aumentano di dieci unità i positivi in provincia. Il Covid fa un'altra vittima, la seconda in due guiorni. Si tratta di un 79enne dializzato di San Martino Sannita, proveniente da una struttura di Mirabella Eclano e ricoverato ai primi di ottobre nel reparto di Malattie infettive dell'azienda ospedaliera. Le sue condizioni, già precarie a causa delle patologie pregresse, si sono aggravate all'improvviso causandone il decesso. Si allunga così, a distanza di sole 24 ore, la lista delle morti per Coronavirus perché solo ieri c'era stato un altro decesso relativo a un 80enne di Casoria, preceduto dalle morti di madre e figlio di Torrecuso, lei di 87 anni e lui di 57, della 81enne di Secondigliano e della mamma 72enne del sindaco di Moiano che non ce l'hanno fatta a uscire dal tunnel della malattia. Tuttavia, anche in questa seconda ondata della pandemia si conferma la «regola fissa» del Covid che stronca le persone anziane e quelle con patologie a carico di organi vitali. Le uniche persone più giovani, morte nell'arco dei nove mesi di presenza ufficiale del virus sul territorio, sono l'infermiere 57enne di Solopaca, in servizio presso la centrale del 118 di Benevento, e il 57enne di Torrecuso. Per il resto, si tratta di over 70 con la maggior parte che riguarda pazienti già ricoverati in altre strutture per patologie o esiti da patologie a carico dell'apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Intanto, toccano quota 30 i decessi per Cocvid nell'ospedale cittadino, dove arrivano a 24 i pazienti in degenza per effetto di due nuovi ricoveri. Nel dettaglio, tre sono in Terapia intensiva, sei in Peneumologia sub intensiva, undici in Malattie infettive, uno in Medicina interna e tre nell'Area isolamento Covid.
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Ieri sono stati processati 180 tamponi, 11 dei quali hanno dato esito positivo ma solo 5 rappresentano nuovi casi relativi a persone residenti in provincia di Benevento, mentre gli altri 6 si riferiscono a conferme di positività già accertate.
Il «Rummo» per assicurare standard di sicurezza e di qualità nel corso dell'emergenza Covid non ancora superata provvede alla stipula di contratti di lavoro autonomo fino al 31 gennaio 2021 per i medici Marianna Serino, Francesca Aquila e Assunta Abbate, in base a quanto previsto dalla normativa per fronteggiare le situazioni di emergenza. Le strutture sanitarie hanno la possibilità di conferire incarichi individuali a tempo determinato, previo avviso pubblico per titoli e colloquio ai medici e al personale sanitario in possesso dei requisiti previsti dall'ordinamento.