Coronavirus, a Benevento il contagio
spaventa l'ospedale «Rummo»

Coronavirus, a Benevento il contagio spaventa l'ospedale «Rummo»
di Luella De Ciampis
Lunedì 23 Marzo 2020, 09:45
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Sale di un'unità, dopo i risultati dei tamponi resi noti nella tardissima serata dal «Moscati» di Avellino, il numero dei contagiati da Covid-19 nel Sannio. In tutto sono 14 rispetto ai dati ufficiali forniti ieri mattina dall'Asl, che riportavano 13 casi, dai quali però sono esclusi la legale del foro di Benevento, che ha la residenza ad Ariano Irpino, il 55enne di Paupisi, ricoverato al centro Neuromed di Pozzilli, e il medico del Rummo residente a Mirabella Eclano. Al «Rummo» sono sei gli operatori sanitari, tra medici e infermieri, del «Rummo» a essere risultati positivi: una dottoressa residente a Benevento e in servizio in Medicina d'urgenza, un medico di Mirabella Eclano, un infermiere che presta servizio in Otorinolaringoiatria, un infermiere di Oncologia, un'infermiera di Medicina generale e un altro infermiere. La prima vittima nel Sannio è Salvatore Calabrese, infermiere di Solopaca morto giovedì: prestava sevizio presso la centrale operativa del 118. La tabella ufficiale dell'Asl riferisce di due casi a Guardia Sanframondi (il secondo riguarda un uomo domiciliato a Telese), due a San Salvatore Telesino, uno a Sant'Agata de' Goti, uno a Solopaca (il caposala deceduto), due a Benevento, uno a Foglianise, uno a Sassinoro, uno a Cusano Mutri, uno a Telese Terme e un altro a Torrecuso. Il Sannio, comunque, rimane in ottima posizione per numero di contagi, perché Oristano, Ragusa e Isernia, sono le uniche 4 province che hanno meno positivi. Sul secondo caso di Guardia, nell'immediato è stata fatta chiarezza dal sindaco Floriano Panza. «Ho sentito il direttore generale dell'Asl Volpe dice in merito ai due casi positivi attribuiti al nostro comune. Quindi preciso che si tratta di un cittadino originario di Guardia ma residente a Telese Terme con la famiglia, già in quarantena. Da domani (oggi, ndr), la Protezione civile di Guardia distribuirà a ogni famiglia le mascherine, dono di cittadini anonimi del nostro paese». «Contagiato un uomo di Telese Terme dice il sindaco Pasquale Carofano ricoverato al Rummo. Siamo al lavoro con l'Asl per ricostruire la catena dei contatti». Misure stringenti arrivano dai sindaci della Valle Telesina. «Si registrano scrive in un post Francesco Maria Rubano, sindaco di Puglianello 7 contagiati. Siamo pronti a varare nuovi provvedimenti, anche molto duri, per contrastare l'epidemia». «Abbiamo un solo caso positivo posta Giuseppe Maria Maturo, sindaco di Cusano Mutri e in attesa che l'Asl ci comunichi il risultato delle indagini epidemiologiche, ne abbiamo ricostruito gli spostamenti, nessun contatto nei 15 giorni precedenti, se non con 9 persone, appartenenti o legate al nucleo familiare, già in quarantena. Quarantena domiciliare anche per 10 persone provenienti da fuori regione».

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LA DIRETTA
Stamattina alle 12, presso la sala consiliare di palazzo Mosti, il sindaco Clemente Mastella terrà una conferenza stampa, in diretta su Skype, con il prefetto Francesco Antonio Cappetta, con il direttore del Rummo Mario Ferrante e con il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe, per fare chiarezza sulla necessità di informazione. «Sono tanti i cittadini che mi chiedono di occuparmi delle questioni dell'ospedale dichiara il sindaco e non ho alcun problema nel fare la mia parte, nella veste di presidente della conferenza dei sindaci, ma non posso sostituirmi al manager del Rummo che risponde al presidente della Regione e non al sindaco. Avete letto da qualche parte che a Bergamo, i cittadini si rivolgono al sindaco per le questioni interne all'ospedale? Non ho né competenza giuridica né amministrativa, posso chiedere, informarmi, come sto facendo, fare moral suasion, fare ordinanze che riguardano l'esterno, ma nella gestione del nosocomio un sindaco non può entrare. Se così non fosse, essendo l'ospedale a carattere provinciale, ognuno dei 78 sindaci potrebbe interferire. In ogni caso, penso che domani (oggi, ndr) il direttore Ferrante avrà modo di chiarire ogni dubbio e perplessità».

I DISPOSITIVI
Chiarezza richiesta anche in merito alla dotazione di mascherine per preservare il personale sanitario da eventuali contagi, che da fonti interne viene definita carente. L'azienda ospedaliera dispone di 16 postazioni di terapia intensiva, cui si aggiungono altri 6 posti di neurorianimazione, al secondo piano del padiglione Santa Teresa della Croce, dedicati ai pazienti con Covid-19, oltre altri 6 da ricavare in una sala operatoria adiacente. Nello stesso padiglione sono stati attrezzati 7 posti per malattie infettive e 6 per pneumologia. Attualmente, in terapia intensiva c'è un solo paziente, perché gli altri in degenza non sono in condizioni tali da essere intubati. C'è invece continuo ricambio nella sub intensiva, in cui vengono trattati i pazienti che non hanno bisogno di trattamenti invasivi come quelli critici, ma vengono monitorati e sottoposti a ventilazione artificiale. Per la fine della settima dovrebbe arrivare l'analizzatore per i tamponi faringei.
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