Coronavirus a Benevento, più posti
letto negli ospedali: Sannio escluso

Coronavirus a Benevento, più posti letto negli ospedali: Sannio escluso
di Gianni De Blasio
Venerdì 13 Marzo 2020, 08:58
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Nell'arco di due mesi, gli ospedali della Campania saranno dotati di ulteriori 490 posti letto: 329 come degenza ordinaria, ossia Pneumologia e Malattie infettive, nonché 161 di Terapia intensiva, di cui 85 come terapia sub intensiva. Cifre da aggiornare, comunque, perché il riparto elaborato sulla base delle analisi svolte dalle aziende sanitarie, tenuto conto dei vincoli strutturali e organizzativi, non prevedeva posti letto aggiuntivi per il «Rummo». Il motivo? L'incrocio tra la disponibilità di posti letto e i casi di coronavirus avrebbero indotto il presidente De Luca a elaborare un Piano dei primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, spalmando gli interventi infrastrutturali, servizi e forniture per la realizzazione di nuovi posti letto, proprio sulla base della geografia del Covid-19 in Campania. Almeno, questo filtrava dagli uffici del governo regionale, anche se, nel corso di una diretta televisiva, il sindaco di Benevento Mastella ha poi annunciato di aver ricevuto rassicurazioni da Napoli circa una previsione di posti da localizzare pure nel presidio del capoluogo sannita.

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Sempre ieri, il direttore dell'Azienda Ospedaliera S. Pio, Mario Ferrante, ha inoltrato una richiesta per istituire ulteriori 5 posti in Rianimazione e altri 12 a maggio per la Nuova Rianimazione. Il direttore conferma che, attualmente, il «Rummo» non accusa problemi di disponibilità, avendo destinato un intero piano coordinato dal primario Pompilio De Cillis (Pneumologia, Malattie infettive e Rianimazione) al contrasto della suddetta patologia, per una disponibilità di circa 30 posti letto. «Anzi, almeno per ora, siamo nella condizione di ricevere pazienti di altre Aziende, finora ne ospitiamo un paio».
Nel tardo pomeriggio di ieri, inoltre, il manager ha ricevuto una telefonata dalla Regione con la quale gli comunicavano l'invio, nella mattinata di oggi, di 10 ventilatori per terapia sub- intensiva. Peraltro, è stata disposta la sospensione degli interventi chirurgici ordinari e gli interventi sanitari che implichino l'utilizzo delle sale operatorie, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, quelli salvavita e quelli di tipo oncologico.
Intanto, a all'ospedale «Fatebenefratelli» è arrivata la richiesta di blocco degli interventi «minori» da parte di Taddeo Pompeo (segretario provinciale della Cgil, Fp).
Tornando al piano De Luca, il provvedimento del governatore si è reso necessario alla luce dell'attuale emergenza globale e dell'andamento italiano e campano, al fine di assumere misure finalizzate alla corretta gestione di un eventuale incremento dei casi che si dovessero presentare nell'area critica-emergenziale delle Aziende e dei Presidi Ospedalieri regionali. Anche perché, in assenza di ulteriore contenimento, il numero di casi in Italia potrebbe avere una progressione in aumento con relativa richiesta di disponibilità di terapia intensiva. A tal fine risulta necessario ipotizzare un incremento di ricoveri ordinari con criticità associate, e programmare una gestione che preveda anche la presenza di strutture sub-intensive ove il paziente possa essere trattato con alti flussi o ventilazione non invasiva.
LA RICHIESTA
Il sindaco di Benevento ha anche scritto al presidente De Luca sottoponendogli l'opportunità di verificare un recupero di strutture sanitarie sul territorio del Sannio, precisamente degli ospedali di Cerreto, S. Bartolomeo e potenziamento di Sant'Agata dei Goti. Al governatore della Campania ha pure trasmesso una comunicazione Antonio Di Maria, ma non da presidente della Provincia bensì quale presidente dell'associazione «Sannio Smart Land» (comprende i Comuni del Titerno, Tammaro nonché Pietrelcina, Pesco e Pago Veiano), chiedendo l'attivazione presso l'ex complesso ospedaliero di Cerreto di una struttura socio-sanitaria intermedia Covid dedicata, con servizi assistenziali ai Covid positivi.
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