Coronavirus, al Rummo di Benevento
​il pronto soccorso raddoppia

Coronavirus, al Rummo di Benevento il pronto soccorso raddoppia
di Luella De Ciampis
Sabato 21 Novembre 2020, 11:29
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Si moltiplicano i provvedimenti mirati ad ampliare le strutture e a migliorare le apparecchiature per garantire una assistenza più adeguata ai pazienti Covid, a causa del persistere della pandemia che continua a richiedere impiego di maggiori energie da parte dei sanitari. Al «Rummo» è stato approvato per direttissima lo studio di fattibilità tecnica ed economica per l'ampliamento del pronto soccorso nel padiglione Moscati, per ricavarne un'area destinata al Covid, per il cui allestimento è previsto l'acquisto di apparecchiature elettromedicali specifiche per fronteggiare la pandemia. Un disegno finanziato con i fondi stanziati dal Governo per l'emergenza Covid per un totale di 1.840.000 euro, Iva compresa, già cantierabile, che sarà realizzato nel più breve tempo possibile.

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Al progetto di edilizia sanitaria si aggiunge poi l'acquisto di attrezzature per 1.200.000 euro con lo scopo di ottimizzare i livelli assistenziali. Infatti, proprio stamattina, ci sarà l'incontro a palazzo Santa Lucia, tra il governatore Vincenzo De Luca e i direttori generali di tutte le aziende ospedaliere e sanitarie del territorio regionale, per definire i dettagli e i tempi delle opere da effettuare insieme alle procedure da seguire in quanto, si tratterà di percorsi speciali che consentiranno di velocizzare al massimo le varie fasi di esecuzione dei lavori. L'ospedale è pronto a iniziare subito con le opere di ampliamento e di adeguamento che hanno il carattere dell'urgenza solo in ragione della pandemia che, nell'arco di alcuni mesi, potrebbe essere anche debellata. Si procederà alla creazione di un pronto soccorso adiacente a quello già esistente, completamente dedicato ai pazienti Covid che, superata la pandemia, servirà per l'accettazione di altro tipo di utenza, con malattie infettive altamente contagiose.

Sempre nella stessa ottica di migliorare l'assistenza anche a livello domiciliare, quest'anno, nell'ambito della gara d'appalto per la fornitura in service agli utenti dell'Asl degli ausili per la ventilazione domiciliare, è inserita l'opzione Covid-19 per i pazienti malati che hanno la possibilità di essere curati a casa, per i quali, i medici prescrittori, sia delle Usca che di medicina generale, ritengono necessaria la ventiloterapia domiciliare. L'importo complessivo del servizio è di 1.963.000 euro, in cui è compresa la quota per l'opzione Covid di 600.000 euro. Un servizio che consentirà di curare a domicilio anche persone che manifestano difficoltà respiratorie ma che non hanno necessità di essere ospedalizzate. In quest'ottica, l'azienda sanitaria ha provveduto a potenziare anche le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per svolgere un'attività più capillare sul territorio, mirata ad allentare la tensione al pronto soccorso del Rummo, dove arrivano anche pazienti che potrebbero essere curati a domicilio.

In più occasioni, sta accadendo che i malati di Covid chiamano il 118 perché a casa non si sentono al sicuro in quanto non possono essere seguiti costantemente per motivi di sicurezza. La situazione sta diventando pesante per i sanitari in servizio sulle ambulanze del 118 e per i medici del pronto soccorso che non se la sentono, sotto il profilo e professionale, di rifiutare assistenza a persone che non hanno necessità impellente di essere ospedalizzate, anche in considerazione del fatto che gli uni dovrebbero assumersi la responsabilità di non trasportarli in ospedale e gli altri quella di rimandarli a casa, non sapendo quale epilogo potrebbe avere la malattia nelle ore successive. Invece, per chi è malato, non è facile rimanere isolati dal mondo e affrontare l'incubo quotidiano del Covid che può cambiare corso da un momento all'altro.


IL REPORT
Intanto, ieri altro decesso al Rummo. A perdere la battaglia contro il virus un 92enne di Aversa (Caserta). Sono 94 i decessi registrati dall'inizio della pandemia, 68 da agosto (46 sono sanniti). Salgono a 113 i pazienti in degenza nell'area Covid del Rummo. L'Asl ieri ha censito 38 nuovi infetti e 20 guariti. Ma per la prima volta da quando è cominciato il censimento, e la diffusione delle notizie ai media, è stato cambiato il criterio. I 1.809 contagiati improvvisamente comprendono anche i guariti (694) e i deceduti (45, ma si tratta solo di sanniti e non persone non residenti ricoverate e morte nel Sannio). Un cambio di criterio che non aiuta a fare chiarezza e che spesso sembra non essere coerente con i dati forniti quotidianamente dal Rummo. Tra l'altro da una ventina di giorni non viene più diffuso il dato comune per comune, bussola indispensabile per orientare anche le scelte dei sindaci.


LO SCREENING
Ieri mattina l'Asl ha effettuato i primi test rapidi ai bambini in età prescolare, a quelli delle prime classi elementare e ai loro genitori, in attesa davanti alla sede aziendale di via Delle Puglie. Eseguiti circa 400 test che hanno dato tutti esito negativo. Oggi e domani, dalle 9 del mattino, invece, sarà operativo anche il camper dell'Asl in piazza Castello. Contestualmente, domani, dalle 9.30 alle 19.00, con uno spacco di un'ora dalle 13.30 alle 14.30, il distretto sanitario di Telese Terme allestirà una postazione per l'esecuzione dei tamponi in drive in, presso l'ospedale «Maria delle Grazie» di Cerreto Sannita, al servizio del personale scolastico, degli alunni e dei genitori di tutti i comuni del distretto.

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