Fase 2, Sannio ancora senza turisti
i B&b restano in stand by

Fase 2, Sannio ancora senza turisti i B&b restano in stand by
di Antonio Martone
Martedì 26 Maggio 2020, 09:10
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Ripartono i bed and breakfast di Benevento e provincia, ma non tutti. Qualcuno aspetta tempi migliori, altri maggiore chiarezza sulle linee guida rese note a livello regionale con ulteriori modifiche integrate solo domenica. Ma al di là di chi ha riaperto i battenti o è rimasto fermo, tutti sono alla ricerca di clienti che, attualmente, latitano, anche perché questo settore, che si può associare a quello alberghiero, resta tra i più colpiti nel Sannio. Lo specchio dello stato d'animo della categoria che negli ultimi due anni aveva registrato una percentuale di nuove aperture sorprendente è sintetizzato nelle parole di Emilio Romano, titolare di «Piazza Roma Rooms»: «Abbiamo fatto adeguamenti come previsto dalle normative e abbiamo riaperto sin da ieri ma la situazione non è per niente rosea. Dopo oltre due mesi di blocco abbiamo dovuto rimetterci altri euro per metterci in regola ma clienti non ce ne sono. Il mercato turistico è bloccato. Le prenotazioni, anche quelle online sia a breve che a lungo termine, sono inesistenti. Inoltre abbiamo avuto l'annullamento delle richieste di camere effettuate prima di marzo per il periodo estivo, quando eravamo quasi pieni. L'incertezza regna sovrana, non ci resta che aspettare».

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«Siamo aperti - dice Carmine Procaccini, di Luna per te - e con camere disponibili sperando che dal 3 giugno possano esserci nuovi spiragli». Diversa la situazione de «La dimora di Iside», come spiega Valentina De Cristofaro: «La nostra struttura prevedeva già gli ingressi autonomi per i mini-appartamenti e tra l'altro non ha degli spazi comuni, quindi le prescrizioni per noi sono state diverse. Avevamo sanificato da tempo e abbiamo clienti già da domenica». Alla «Vecchia Cascina» di Pietrelcina, intanto, ci si muove tra prenotazioni e disdette come racconta Cristina Paola Iadanza. «Abbiamo aperto ieri e abbiamo avuto alcune prenotazioni, ma contemporaneamente sono arrivate anche disdette per agosto, considerato che non ci saranno matrimoni. Speriamo in segnali di ripresa a giugno, del resto da noi la clientela è rappresentata da fedeli di Padre Pio. Presso la nostra struttura è annesso anche un agriturismo molto noto, ma per spiegare la difficile situazione che viviamo posso dire che domenica non abbiamo fatto nessun coperto. Urgono delle soluzioni». Per Valerio Vallone, del b&b «La Notte serena» di Telese Terme, «la nostra struttura - aggiunge - non ha mai chiuso visto che non c'è mai stato un decreto, ma di fatto per oltre due mesi non abbiamo lavorato a causa del blocco degli spostamenti. Anche attualmente siamo vuoti con diverse prenotazioni annullate».
LA RIPARTENZA
In diversi b&b del capoluogo e della provincia, a partire da ieri, dopo aver interpretato i contenuti del decreto, si sta lavorando per aprire entro la fine di questa settimana. È il caso di «Dietro l'angolo», come conferma lo stesso titolare, Vincenzo Viespoli: «Ci sono stati tempi ristretti, pertanto ci manca ancora qualcosa per essere in regola con le varie prescrizioni che fortunatamente sono meno severe di quelle precedenti e ci consentono di avere più elasticità. Per il weekend saremo operativi». Pietro Palermo, di «Villa Landy», ha già deciso di riaprire nella prima decade di giugno pur avendo provveduto a effettuare la sanificazione: «Dal 3 giugno con la possibilità di muoversi tra regioni diverse dovrebbe ripartire anche il nostro settore, anche se ora ci hanno annullato tutte le prenotazioni. L'anno scorso in questi mesi avevamo tutto pieno, ora siamo a zero. Serve un piano di rilancio e intanto bisogna saper aspettare». Apertura prevista a breve anche per la «Fara»: «È avvenuto tutto in fretta, a dire la verità ho letto sul giornale di ieri delle integrazioni e mi sono messo subito all'opera. Riapriremo venerdì con grande fiducia». Nessuna data di ripresa fissata per alcuni b&b, per esempio «Domus Tea» di Pietrelcina, la cui titolare, Giovannina Cavalluzzo, rivendica un inquadramento della categoria: «Non abbiamo aperto perché il turismo da noi è fatto principalmente di pellegrini di altre regioni. Ora è impossibile pensare di avere clienti. Abbiamo ritenuto di valutare le evoluzioni, tra l'altro la normativa non ci aiuta. Come categoria non siamo configurati, infatti non siamo né partita Iva, né struttura alberghiera. Costituiamo una realtà economica di cui lo Stato non ha contezza». Ancora fermo anche Fabrizio Bosco, del «Magico Riposo di Telese»: «Non ci siamo ancora organizzati perché non vedo chiarezza. Il turismo ripartirà per ultimo». «Non abbiamo prenotazioni e preferiamo restare chiusi per ora» conclude Mauro Orso, della «Domus Traiani».
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