Coronavirus, al via i test sierologici
a Benevento e Montesarchio

Coronavirus, al via i test sierologici a Benevento e Montesarchio
di Luella De Ciampis
Mercoledì 27 Maggio 2020, 08:32 - Ultimo agg. 21 Marzo, 02:40
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«Nessuna positività su oltre 2000 dei circa 3000 tamponi effettuati dall'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno nel corso dello screening di massa in città, se ce ne fossero state sarei stato il primo a essere informato». A confermarlo, il sindaco Clemente Mastella che, al momento, non ha ricevuto alcuna notifica di positività sui tamponi già analizzati. «Benevento dice è all'avanguardia per questa e altre iniziative di contrasto al Covid e, in quest'ottica saranno effettuati anche test sierologici sulla cittadinanza». E nessuna positività è stata registrata tra i residenti del Comune di Sant'Angelo a Cupolo dall'indagine epidemiologica messa in atto martedì 19 nell'ambito del «drive in screening». Salgono così a dieci i comuni per i quali sono stati comunicati i dati definitivi dello screening con soli quattro positivi su oltre 2000 tamponi effettuati.

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Intanto parte stamattina da piazza Risorgimento l'indagine sierologica organizzata dall'Istat, dal ministero della Salute e dalla Regione, e gestita sul territorio dai volontari della Croce Rossa. Nel Sannio saranno effettuati 650 test sierologici che coinvolgeranno otto centri. Oggi e domani i volontari della Croce Rossa, guidati dal presidente Giovanni de Michele, eseguiranno 125 test rapidi su un gruppo di cittadini di Benevento scelti a campione. Stamattina saranno anche a Montesarchio per testare 75 persone e giovedì ad Airola, dove saranno eseguiti 73 test. Invece, venerdì e sabato i volontari opereranno a Calvi e di Paduli per effettuare 68 test per ognuno dei due centri e quindi a Pietraroja, dove ne saranno fatti 64. La campagna si concluderà lunedì primo giugno a San Lorenzello e a San Nicola Manfredi, dove saranno effettuati rispettivamente 68 e 69 test. Si tratta di un test sierologico, eseguito su un campione di sangue ottenuto dal prelievo venoso, che permetterà di capire la reale circolazione dell'infezione virale e di censire il numero di persone che sono venute a contatto con il virus. Tale indagine sieroepidemiologica sulla popolazione generale in Italia sarà utile anche a caratterizzare le differenze di prevalenza dell'infezione tra le varie fasce di età la localizzazione territoriale delle persone coinvolte e l'attività economica svolta, per acquisire informazioni più dettagliate sulla diffusione della malattia.
Intanto scende di un'unità il numero dei positivi censiti dall'Asl che passa dai 30 di lunedì a 29, mentre, di conseguenza, sale da 158 a 159 quello dei guariti. Mentre diventano tre i pazienti contagiati in degenza nel reparto di Pneumologia sub intensiva dell'ospedale Rummo. Particolare che fuga ogni dubbio sulla 76enne di Pago Veiano rientrata a tutti gli effetti tra i casi positivi. I tamponi hanno confermato che si è riammalata di Covid. Nessuna positività è emersa dall'analisi dei 120 tamponi processati ieri.
LA SVOLTA
Villa Margherita è prossima alla «fase due» perché ospita un unico paziente ancora positivo e un altro in attesa dell'esito del secondo tampone che potrebbe decretarne le dimissioni. Nei primi giorni di giugno, si potrà parlare di d-day che, con molta probabilità, coinciderà con giovedì 4 giugno. Completata la totale sanificazione e riorganizzati gli ambienti di lavoro, la clinica sarà pronta a ripartire con la sua attività riabilitativa. «Non vediamo l'ora dice il direttore sanitario, Saverio Santopietro - di ripartire con la nostra attività tradizionale. L'esperienza che, nostro malgrado, abbiamo maturato in questo periodo emergenziale la useremo per conferire maggiore qualità e sicurezza ai percorsi di cura. Nella fase due si avvicina anche l'ingresso di Villa Margherita nella rete nazionale dei centri Santo Stefano riabilitazione, uno dei maggiori gruppi di riabilitativi in Europa e primo in Italia per casi di grave cerebrolesione acquisita».
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