Covid a scuola a Benevento,
escalation di contagi: 53 positivi

Covid a scuola a Benevento, escalation di contagi: 53 positivi
di Luella De Ciampis
Lunedì 15 Novembre 2021, 08:09 - Ultimo agg. 22:14
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Sono 53 i nuovi contagi emersi nelle ultime 24 ore. Un boom di positivi che sabato era arrivato a quota 155, cifra già abbastanza elevata in tre giorni. Dunque, sono 208 le positività registrate in quattro giorni, quasi tutte legate agli alunni delle elementari e ai loro nuclei familiari. «Il virus sta continuando a circolare dice Gennaro Volpe, direttore generale dell'Asl e, quindi, dobbiamo rispettare le regole imposte dalla normativa e vaccinarci. Per ora la situazione non è preoccupante perché i casi sono sparsi sull'intero territorio provinciale ma è opportuno fare la terza dose per potenziare la risposta anticorpale e per evitare che il virus riguadagni terreno con conseguenze più nefaste». Infatti, la maggior parte dei nuovi casi è stata registrata nelle scuole di alcuni comuni del territorio provinciale più colpiti dal virus rispetto agli altri.

Allo stato attuale, Sant'Agata de' Goti è in testa con 24 positivi, seguita da Montefalcone di Val Fortore con 23, Fragneto Monforte con 12, Pago Veiano con 5 cui si è aggiunto il comune di Paupisi con 11 contagiati, due dei quali emersi negli ultimi giorni. «Oltre ai positivi si legge nel post sulla pagina facebook del Comune di Paupisi abbiamo 16 persone in quarantena domiciliare.

Come sempre, rinnoviamo l'invito a tutti i cittadini affinché continuino a rispettare le norme anti-Covid, sia per quanto riguarda l'uso della mascherina che per le altre misure precauzionali, continuando ad aderire alla campagna vaccinale». Nel dettaglio, nell'ultima settimana, sono emersi 208 casi in totale, suddivisi tra i 75 registrati nei cinque comuni più colpiti dalla pandemia, altri 80 in ordine sparso in altri comuni del territorio provinciale e circa 50 in città.

«Quello che preoccupa di più in questa fase dice Alessandro Rosa, assessore comunale alla Sanità non è tanto l'incidenza dei casi quanto l'approccio diverso da parte dei cittadini che hanno assunto un atteggiamento più rilassato. Troppe persone vanno in giro senza mascherina perché si è abbassata notevolmente la soglia dell'attenzione. È comprensibile che, dopo circa due anni di pandemia, siano subentrate assuefazione nei confronti della malattia e stanchezza per le norme di sicurezza da rispettare ma bisogna continuare a preservarsi e a mantenere alta la guardia. È di fondamentale importanza che si capisca che il virus sta riprendendo vigore per cui credo che, a questo punto, sia meglio avere una popolazione spaventata che registrare un aumento dei ricoveri in ospedale. È indispensabile anche vaccinarsi contro l'influenza stagionale, seguendo la linea di condotta indicata dal sindaco Mastella, per evitare di confondere i sintomi influenzali con quelli del Covid che sono quasi sempre sovrapponibili».

Insomma, il quadro generale non è particolarmente allarmante, secondo quanto riferiscono gli esperti perché 200 positivi distribuiti sull'intero territorio provinciale non rappresentano un pericolo imminente, mentre preoccupa di più il fatto che ci sia stato un crescendo considerevole dei casi in soli quattro giorni. Inoltre, bisogna considerare un altro fattore importante, legato sia al calo dell'attenzione da parte della popolazione, molto più incline a incontrarsi e ad accorciare le distanze rispetto all'anno scorso, che all'inizio della scuola, rappresentato dal fatto che il banale raffreddore ha ricominciato a circolare in modo abbastanza prepotente tra la popolazione, dopo un anno di totale assenza. Le malattie da raffreddamento e le prime febbri stanno già seminando il panico anche negli ambienti di lavoro in quanto, sono gli stessi dipendenti a chiedere ai colleghi che si ammalano di fare il tampone prima di rientrare in ufficio o in azienda.

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Sono in aumento di due unità anche i pazienti in degenza nei reparti Covid del Rummo, saliti dai 19 di sabato a 20 per effetto di due nuovi accessi e di una dimissione. Dei 20 ricoverati, 15 sono residenti nel Sannio. Anche per quanto riguarda l'ospedale la situazione è abbastanza sotto controllo e molto meno allarmante rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, nel corso del quale c'erano già stati 43 decessi dall'inizio di agosto, 26 dei quali avevano riguardato persone residenti nel Sannio. Proprio in questi giorni di novembre era cominciata l'escalation dei decessi con 8 morti in tre giorni, mentre, nei reparti Covid dell'ospedale, c'erano 92 ricoverati, tra i quali, poco meno di una quindicina nel reparto di terapia intensiva attualmente vuoto.

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