Covid, a scuola nel Sannio
1358 contagiati dopo la ripresa

Covid, a scuola nel Sannio 1358 contagiati dopo la ripresa
di Luella De Ciampis
Giovedì 20 Gennaio 2022, 07:34
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Sono 1358 in totale i bambini e ragazzi del Sannio nella fascia di età compresa tra zero e 13 anni risultati positivi al Covid nella settimana che va dall'11 al 18 gennaio, contro i 25.745 emersi su tutto il territorio regionale. Dei 1358 contagiati, 249 sono i piccoli da zero a 5 anni, 894 da 6 a 10 anni che frequentano la scuola elementare e 215 quelli tra gli 11 e i 13 anni. La maggiore incidenza di contagi è concentrata tra gli alunni delle elementari, a conferma del fatto che la mancanza della copertura vaccinale ha fatto la differenza. Infatti, della prima fascia fanno parte bambini piccoli, molti dei quali non frequentano la scuola materna, mentre nella fascia dei preadolescenti rientrano anche gli over 12 che, in gran parte, hanno già fatto il vaccino nei mesi scorsi. Un numero abbastanza elevato di positività, registrato a pochi giorni dalla riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia. Il virus sta continuando la sua corsa ma con un trend in sensibile calo rispetto alla settimana scorsa. Sono, infatti, 580 i contagi registrati ieri e 1408 in totale quelli emersi nei primi tre giorni della settimana contro i 2700 dello stesso periodo della settimana precedente.

Scendono a 125 i contagi a San Marco dei Cavoti, a 64 a San Bartolomeo in Galdo dove il sindaco Carmine Agostinelli ha ridotto tutte le misure precauzionali adottate in precedenza perché i positivi sono scesi al di sotto della media nazionale, regionale e dello stesso Sannio.

In calo anche i casi a San Giorgio La Molara che, attualmente, registra solo 45 positivi e a Cerreto Sannita dove i casi sono scesi a 75. È, invece, ancora elevato il numero delle positività a San Giorgio del Sannio (336). Si consolida il timido ottimismo riguardo alla possibilità che la curva pandemica abbia già raggiunto il suo punto massimo e sia in fase calante, grazie anche all'enorme senso di responsabilità dimostrato dalla popolazione del Sannio che, fatta eccezione per qualche intemperanza legata all'illusione di poter tornare alla normalità dopo il vaccino, è ritornata immediatamente nei ranghi, ripristinando tutte le misure precauzionali, temporaneamente allentate. Giornata di relativa tregua anche nel padiglione Santa Teresa della Croce del Rummo dove si registrano solo due nuovi accessi nei reparti Covid e quattro dimissioni che fanno scendere il numero dei pazienti in degenza dagli 86 di martedì a 84.

Intanto, sulla elevata presenza di pazienti Covid nell'ospedale cittadino interviene Claudio Cataudo, consigliere provinciale di Forza Italia che esprime la sua preoccupazione. «Grazie alle disposizioni del governatore De Luca scrive in una nota abbiamo reparti sufficienti solo per pazienti Covid per cui vorremmo sapere dove curare gli altri malati. L'80% dei ricoverati per Covid viene dal napoletano perché il Rummo ha destinato più posti letto al Covid rispetto al Moscati di Avellino e al Cardarelli di Napoli. A distanza di due anni, viviamo la stessa emergenza sanitaria a causa dei tagli inferti al comparto sanità che ha determinato la perdita di 1500 medici, 2300 infermieri e 1000 posti letto nelle strutture sanitarie della Regione. I malati Covid devono essere curati ma non a discapito di tanti pazienti con patologie importanti che non sanno a chi rivolgersi per ottenere ascolto e cure».

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Procede l'attività vaccinale negli hub sanniti che ieri ha consentito la somministrazione di 3251 vaccini, di cui circa mille alla Pepicelli. Attualmente, la percentuale dei vaccinati è pari al 90% degli abitanti dell'intera provincia, mentre per i bambini si potrebbe arrivare anche all'80% nel mese di febbraio, visto che la campagna vaccinale pediatrica, che ha già raggiunto il 50% della popolazione infantile, sta procedendo in modo spedito, dopo la diffidenza iniziale legata soprattutto al timore che il vaccino potesse essere nocivo per i piccoli. Di pari passo con l'attività vaccinale, continua anche quella di testing al Palatedeschi e al punto di screening dell'Asl di via Mascellaro. L'azione congiunta del personale dell'Asl e dei militari dell'Esercito ha consentito di velocizzare le operazioni di screening alle persone in attesa di un responso definitivo di positività o di guarigione.

Ritorna il sostegno psicologico telefonico gratuito voluto dal sindaco Clemente Mastella. «Quattro psicologi - dice hanno accolto la mia richiesta di ripristinare un servizio che, nella fase acuta della pandemia, ha registrato un numero elevato di richieste di aiuto e che adesso torna a essere di fondamentale importanza. Per i casi più gravi e, con le dovute precauzioni, gli psicologi riceveranno anche in presenza, in via San Pasquale. Le consulenze saranno gratuite nell'ambito del progetto Pro vita. A loro va il mio ringraziamento per la disponibilità dimostrata». All'appello del sindaco hanno risposto Mariangela Tufo (3408058892), Maria Giovanna Pagliarulo (3343987696), Valentina Pinto (3335497020) e Apostolos Pertsemlis per i bambini (3427215402), reperibili ai numeri telefonici indicati.

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