Covid a Benevento, boom di vaccini
ma l'ospedale Rummo quasi pieno

Covid a Benevento, boom di vaccini ma l'ospedale Rummo quasi pieno
di Luella De Ciampis
Martedì 6 Aprile 2021, 09:26 - Ultimo agg. 19:19
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È ripresa, ieri mattina, la campagna vaccinale in città e in provincia, dopo la breve pausa della domenica di Pasqua ma l'aumento dei vaccinati sul territorio non contribuisce a rallentare l'avanzata del virus e ad allentare la pressione al Rummo dove si registra un sensibile aumento dei ricoveri. Ieri mattina nei centri vaccinali del territorio è ricominciata l'attività che si era interrotta nella serata di sabato anche per la carenza di dosi vaccinali. I vaccinatori dell'Asl, hanno lavorato per tutta la mattinata di ieri fino a esaurimento delle persone in fila davanti all'ambulatorio di via Minghetti, nei giardini dell'oratorio Merici delle suore Orsoline e davanti al truck in sosta nel piazzale dell'ex caserma Pepicelli, concludendo l'operazione nelle primissime ore del pomeriggio. Oltre i 160 vaccini somministrati all'oratorio Merici ai caregiver, ai 150 fatti in via Minghetti agli over 70, a qualche over 80 e a 20 pazienti allettati raggiunti a domicilio e vaccinati con Moderna, nella struttura di viale Atlantici sono state inoculate circa 600 dosi di AstraZeneca. Nel centro vaccinale di via Minghetti è intervenuto un team di medici di famiglia, in rappresentanza dell'intera categoria, per dimostrare la disponibilità di tutti i professionisti del settore a contribuire in modo fattivo e determinante nella campagna vaccinale. In pratica, si è trattato di una partecipazione dimostrativa che si intensificherà nei prossimi giorni, soprattutto con le somministrazioni a domicilio, grazie alla consegna delle necessarie dosi di Moderna. Vincenzo Luciani, segretario provinciale Fimmg, Luigi Abate consigliere regionale e Luca Milano vicepresidente dell'Ordine, si sono offerti volontari come testimonial per rappresentare la categoria, aiutare i vaccinatori dell'Asl e stare vicini ai loro pazienti in un giorno di festa, anche nell'ottica di infondere la necessaria dose di fiducia ai vaccinandi. L'operazione è continuata senza sosta anche nelle sedi Asl del territorio provinciale, dove sono state inoculate in media tra le 120 e le 130 dosi per ogni centro.

Lunedì nero al Rummo per quanto riguarda i ricoveri aumentati di nove unità nelle ultime 24 ore e arrivati a 94, poco al di sotto del livello di guardia.

Infatti, i posti letto all'interno dell'area Covid dell'azienda ospedaliera, nei giorni scorsi, erano stati portati da 89 a 106, proprio in vista di una recrudescenza della pandemia ma, nonostante gli sforzi profusi dal manager Mario Ferrante, ne rimangono liberi solo 12. I nove pazienti in terapia intensiva, i 24 nei reparti di subintensiva e i 36 in medicina interna raccontano la complessità del momento in cui gli accessi in ospedale si sono intensificati all'improvviso, creando qualche preoccupazione per l'aggravarsi repentino dei sintomi. Una condizione confermata dal personale del 118 impegnato anche nelle ore notturne in un andirivieni estenuante tra il territorio e l'ospedale. Si registra, inoltre, un altro decesso. A non farcela, un 57enne di Cerreto Sannita ricoverato in terapia intensiva da alcuni giorni. Si tratta dell'ottavo decesso causato dal Covid in un paese che ha poco meno di 4000 abitanti. Salgono così a 274 i decessi da inizio pandemia, a 257 da agosto (194 i sanniti). Scendono, invece, in picchiata i contagi sul territorio ma, con molta probabilità, solo per effetto del numero esiguo di tamponi analizzati nel corso della giornata. Sono, infatti, 10 i positivi su 70 tamponi processati e 35 i guariti.

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L'aumento improvviso ed eccessivo dei casi di coronavirus in alcuni comuni del Sannio preoccupa i sindaci, intenzionati a inasprire le misure restrittive nei centri di loro competenza. Non è tranquillo Michele Napoletano sindaco di Airola per il trend della curva pandemica nella settimana tra il 27 marzo e il 3 aprile. «Nell'arco di sette giorni dice siamo passati da 12 a 37 positivi. In pratica, il numero dei casi si è triplicato e questo è un chiaro sintomo di come sia ancora lontana la fase di regressione della malattia. In questo momento, non me la sento di esprimermi in merito a una eventuale ripresa dell'attività didattica in presenza. Tuttavia, è una valutazione che l'amministrazione farà nelle prossime ore, comunicando le decisioni alla comunità. Stiamo proseguendo con l'attività di controllo che prevede l'esecuzione tempestiva di 20 tamponi su persone che sono entrate in contatto con un contagiato». A far data da oggi, il sindaco Clemente Mastella ha previsto la riapertura al pubblico del cimitero, della villa comunale dei parchi pubblici della città. 

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