Covid a Benevento, escalation di casi
e polemiche su Cervinara

Covid a Benevento, escalation di casi e polemiche su Cervinara
di Luella De Ciampis
Lunedì 28 Settembre 2020, 09:46 - Ultimo agg. 12:19
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Continua l'escalation dei contagi nel Sannio con quattro nuovi positivi, tre nel capoluogo e uno a Montesarchio, mentre, si registrano cinque guarigioni che fanno arrivare a 50 il totale dei guariti e mantengono fermo a 130 il numero dei casi. Intanto, scoppia il caso «Ceppaloni Cervinara» con un botta e risposta tra la sindaca Caterina Lengua e il sindaco Clemente Mastella che aveva invitato tutti coloro che provengono dal comune irpino e lavorano a Benevento a fare il tampone prima di raggiungere il posto di lavoro. La vicenda ha avuto inizio con un'ordinanza del sindaco di Ceppaloni, Ettore De Blasio che ha predisposto la chiusura degli uffici comunali nelle giornate di oggi e di martedì per procedere alla sanificazione dell'edificio in seguito alla positività di una dipendente di Cervinara. La nuova positività ha preoccupato il sindaco Mastella che in un post sulla sua pagina facebook ha scritto: «Faccio appello alla sensibilità dei cittadini di Cervinara che lavorano negli uffici a Benevento: non venite in città prima di esservi fatti il tampone. E prego coloro i quali sono i diretti superiori di queste persone di invitarli a restare a casa fino a quando non si siano accertati dell'esito. Nessuna caccia a untori, ma legittima preoccupazione. Cervinara ha un altissimo numero di contagiati, meglio prevenire. Il mio aggiunge il sindaco è un invito, un atto di moral suasion nei confronti dei cittadini di Cervinara per tutelare la salute della mia comunità. Non ho applicato alcun divieto ma ho fatto appello al buon senso e al senso civico. D'altra parte, il pericolo c'è perché il presidente del Tribunale di Avellino ha vietato l'accesso agli uffici giudiziari agli avvocati di Cervinara».

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L'invito del sindaco Mastella non è piaciuto alla sindaca Lengua che ha sottolineato in una nota. «Leggo con stupore la nota del sindaco Clemente Mastella con cui invita i cittadini di Cervinara a disertare gli uffici di Benevento presupponendo che siano tutti positivi al Covid-19 e debbano sottoporsi al tampone. In realtà, la situazione dei contagi è circoscritta a pochi nuclei familiari ed è costantemente monitorata, sia dal Comune che dalle autorità preposte, sanitarie e regionali. Mi preme ricordare al collega sindaco che non spetta a noi amministratori comunali limitare il diritto di spostamento dei cittadini tra i territori ma unicamente alla Regione. Né appare opportuno, in questa fase delicata per le nostre comunità creare allarmismi allo stato immotivati». Il sindaco di Airola, Michele Napoletano, ha espresso solidarietà alla comunità di Cervinara, «in questo momento di grande difficoltà. L'invito affettuoso e fraterno è quello di tener duro - dice Napoletano - manifestandosi, allo stesso tempo, piena disponibilità a ogni forma di supporto in nome dell'amicizia che, da tradizione, unisce le due realtà».
 

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La Confsal (confederazione generale dei sindacati autonomi del lavoratori) è preoccupata per i contagi da Covid che hanno interessato il Comune di Benevento e il convento dei frati cappuccini del Sacro Cuore che si sono messi in quarantena volontaria, in seguito alla positività di una collaboratrice laica, e chiede all'arcivescovo Felice Accrocca di valutare la possibilità di fornire le chiese di termoscanner. Inoltre, chiede all'Asl e alle autorità competenti di effettuare, con cadenza periodica, test sierologici e tamponi rinofaringei ai dipendenti nei luoghi di lavoro. L'allerta è alta perché, nonostante in questo momento i contagi in seno alle comunità circoscritte siano estremamente limitati, c'è il timore che si possano determinare cluster.

È ancora il sindaco Mastella a lanciare il monito sulla sua pagina facebook. «Lo dico con allarmata preoccupazione scrive senza regole ritorniamo al lockdown dei mesi scorsi. Troppe festicciole familiari, troppa normalità nei rapporti, come se tutto fosse tornato com'era prima dell'emergenza. Non è così perché c'è bisogno di continuare sulla via intrapresa per mandare a gambe all'aria il Covid, attraverso l'uso corretto delle mascherine anche nei negozi».

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«Le tasche degli zappatori-vignaioli sono sempre più vuote perché le preziose uve della vigna sannita vengono pagate, in questi giorni, da 25 a 40 centesimi al chilo.
Il decreto Semplificazioni entrato in vigore con l'emergenza Covid, e, in particolare, la cancellazione dell'articolo con cui è stata sancita la fine delle Doc e delle Docg, distruggerà la nostra economia». È quanto denuncia in una nota Fiorenza Ceniccola, amministratrice de «La Casa di Bacco». «Falanghina, aglianico, taurasi, barolo, prosecco e, con loro, altri 340 vini Doc e altri 70 vini a denominazione di origine controllata e garantita vengono cancellati con un danno d'immagine ed economico incalcolabile per i nostri vignaioli».

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