Covid a Benevento, chiusure e ristori:
flash mob all'Arco, ma è scontro politico

Covid a Benevento, chiusure e ristori: flash mob all'Arco, ma è scontro politico
Venerdì 2 Aprile 2021, 09:38 - Ultimo agg. 3 Aprile, 13:11
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Secondo atto della protesta inscenata da alcuni esercenti cittadini, tornati a far sentire la propria voce e a puntare il dito contro le restrizioni alle attività commerciali imposte dal Governo e contro l'amministrazione comunale rea, a loro dire, di non sostenere abbastanza il commercio locale. A distanza di due giorni dall'eclatante protesta di lunedì, quando un gruppetto di manifestanti, guidati da Veronica Sanginario, commerciante beneventana conosciuta sul web per i suoi video esuberanti, occupò simbolicamente la sala consiliare di Palazzo Mosti apponendo buste di rifiuti sui banchi occupati dal sindaco Mastella e dal presidente del consiglio comunale, ieri mattina il coro di protesta si è levato dall'ombra del Palazzo del Governo, sede della prefettura. Destinatario delle richieste di aiuto e ascolto, il neo prefetto Carlo Torlontano, al quale i presenti, in numero maggiore rispetto ai 4 della precedente occasione, avrebbero voluto chiedere delucidazioni sull'utilizzo di alcuni fondi regionali e lamentare l'inadeguatezza delle misure di sostegno, esponendo anche dei cartelli. 

Al fianco della Sanginario e degli altri esercenti anche esponenti della classe politica cittadina: il responsabile organizzativo di Fi Leonardo Ciccopiedi, che già lunedì aveva esternato vicinanza ai manifestanti con un'apposita nota stampa, il segretario cittadino del Pd Giovanni De Lorenzo e la consigliera comunale di «Città Aperta» Delia Delli Carri. La protesta, al via dall'Arco di Traiano dopo un post social di chiamata a raccolta, si è conclusa in breve tempo anche se è probabile che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori iniziative. «Visto che il sindaco Mastella non ci ritiene degni di una risposta - dice Saginario - abbiamo deciso di rivolgerci al prefetto.

Vorremmo sapere dove sono i fondi stanziati dalla Regione per le attività commerciali nei centri storici cittadini, perché si spenda tanto per il verde pubblico e affrontare la questione degli appalti concessi puntualmente a ditte esterne, penalizzando gli imprenditori locali». «Sono qui - dice Ciccopiedi - non solo come esponente politico ma soprattutto come cittadino e imprenditore. Le istituzioni latitano e latitano proprio quelle che dovrebbero essere più vicine alla gente. Dov'è l'amministrazione comunale? Cosa sta facendo per aiutare gli esercenti cittadini in affanno? Abbiamo un sindaco che chiudeva le scuole quando ancora non si parlava di pandemia e che adesso nelle chiusure ci sguazza, nonostante i tanti esercenti che hanno speso fior di denaro per mettersi in regola. Questo atteggiamento è incomprensibile, si tratta di una presa in giro per i commercianti e intanto i soldi vengono sperperati per marchette elettorali e per chi viene da fuori città. Per Benevento non si fa nulla di concreto né si pensa alle famiglie in crisi». In sintonia Delli Carri, che si augura vengano trovate quanto prime delle efficaci contromisure. «Esprimo la mia solidarietà nei confronti dei tanti commercianti locali con l'acqua alla gola. Noi istituzioni - prosegue - speriamo di poter dare loro una mano a superare il momento critico. Probabilmente avremmo potuto trovare qualche strategia utile a reggere la crisi. Li invitiamo a continuare a lottare, augurandogli di ottenere qualcosa di concreto». «In un momento delicato per i commercianti duramente colpiti dalla pandemia - dice De Lorenzo - è compito della politica, a prescindere dallo schieramento, scendere in campo. Ritengo opportuno ascoltare, esprimere solidarietà e cercare di individuare una soluzione. Pur non condividendo affatto toni e linguaggio delle proteste della Sanginario - prosegue il segretario dem - credo che un politico debba essere presente nei momenti di difficoltà della gente e sostenere la comunità, e non il singolo, senza strumentalizzazioni».

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Nel pomeriggio la replica del sindaco Clemente Mastella che specifica come l'erogazione di ristori non sia di competenza del Comune, condannando l'atteggiamento degli esponenti politici presenti all'esterno della prefettura. «Non sono le amministrazioni locali a decidere sulle misure di sostegno - dice - ma il Governo. Trovo inconcepibile che le forze politiche si schierino al fianco di manifestanti che nelle loro esternazioni utilizzano toni da censura. Credo che abbiano davvero toccato il fondo».
 

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