Covid a Benevento, si contano altri
tre contagi: Sannio a quota 36

Covid a Benevento, si contano altri tre contagi: Sannio a quota 36
di Luella De Ciampis
Sabato 5 Settembre 2020, 08:47
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Continuano ad aumentare a un ritmo di almeno due al giorno i positivi al Covid-19 nel Sannio, con due nuovi casi registrati ieri nel comune di Montesarchio e un terzo nella tarda serata di giovedì a Limatola, per un totale di 36 contagi, in cui sono coinvolti 17 comuni su 78. Per quanto riferito dall'amministrazione comunale, i due positivi di Montesarchio sono rientrati da fuori regione, sono asintomatici e in quarantena domiciliare. Dei 36 contagiati, 33 sono pressoché asintomatici in isolamento domiciliare, due sono ricoverati all'ospedale Rummo dove, i 114 tamponi processati ieri hanno dato tutti esito negativo. Il positivo di Limatola è, invece, in degenza presso una struttura di altra provincia.

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Il bilancio è di sette guariti dall'inizio di agosto e di 24 decessi dall'inizio della pandemia, 18 dei quali sono riferiti a sanniti mentre gli altri sei a pazienti di fuori provincia riconducibili a Villa Margherita. L'ultimo, in ordine cronologico, riguarda la 87enne di Torrecuso morta nella notte tra mercoledì e giovedì al Rummo da dove, ieri mattina alle 9.15, è stata trasferita nella chiesa del Santissimo Redentore di Torrecuso, per la benedizione di rito, alla presenza dei soli familiari, nel rispetto delle norme anticovid. Un trend in costante aumento, quello della pandemia che, fatta esclusione per l'anziana di Torrecuso, sta avendo un decorso abbastanza benigno. Intanto, si attendono per oggi i risultati dei tamponi effettuati sulle quindici persone risultate positive ai test rapidi fatti dall'Usca dell'Asl nel comune di Reino, in seguito alla positività del sindaco Antonio Calzone e della sua famiglia. Mentre, i 25 tamponi eseguiti su persone del luogo che avevano avuto contatti stretti con il sindaco e con il suo nucleo familiare, hanno avuto tutti esito negativo. Nella giornata di giovedì, l'azienda sanitaria aveva proceduto a eseguire 746 test con il pungidito perché sabato scorso c'era stata la cerimonia di inaugurazione del castello medievale cui, oltre a una larga fetta di popolazione, avevano partecipato autorità, politici, sindaci e amministratori di molti altri comuni del Sannio. A una settimana esatta dall'evento, dopo l'esito dello screening di massa, il rischio di un nuovo cluster nel Sannio sembrerebbe essere scongiurato e il contagio sembrerebbe essere circoscritto a cinque persone appartenenti allo stretto nucleo familiare del primo cittadino.
L'ISOLAMENTO
Ieri, il Comune di Colle Sannita ha diramato un avviso pubblico per avvisare la cittadinanza che i componenti della delegazione comunale, costituita dal vicesindaco Giuseppe Zeolla, dall'assessore Antonio Zeolla dai consiglieri Celeste Nigro e Antonello Di Paola, che aveva partecipato all'evento di sabato, hanno osservato un periodo di isolamento volontario fino all'esito negativo dei test rapidi eseguiti dall'Asl. Nell'ottica di limitare le possibilità di contagio, tutti i sindaci dei comuni interessati dai casi registrati nell'ultimo mese hanno continuato a insistere sulla necessità di osservare le regole di contrasto al Covd, attraverso l'uso delle mascherine, la disinfezione delle mani, evitando gli assembramenti.
GLI ASSEMBRAMENTI
Ed è proprio sulla vicenda degli assembramenti che Roberta Capunano, esponente del partito «Democratici e Progressisti» stigmatizza le telefonate per mezzo delle quali il sindaco Mastella invita la cittadinanza a partecipare all'inaugurazione della nuova illuminazione della villa comunale. «Mi ha lasciato sconcertata scrive in una nota dopo mesi di telefonate per invitare i cittadini a non uscire di casa».
L'unità complessa di Dermatologia del Rummo, coordinata da Francesco Cusano, è centro di riferimento per un'utenza proveniente da altre province per oltre il 60%, rappresentando una valida risposta alla piaga della migrazione passiva dermatologica in altre regioni. Il modello sviluppato, voluto dal direttore generale Mario Ferrante, è mirato a ridurre l'attività di ricovero ordinario e in day hospital a favore di un'assistenza non residenziale e si avvale di un comparto di dermatologia oncologica interventistica, in cui vengono trattati dai 1500 ai 2000 pazienti all'anno.
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