Covid e mascherine, a Benevento
più controlli in strada e nei mercati

Covid e mascherine, a Benevento più controlli in strada e nei mercati
di Luella De Ciampis
Lunedì 29 Novembre 2021, 08:13
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«Intensificheremo i controlli anche per strada per assicurarci che la mascherina sia in uso soprattutto lì dove si creano assembramenti. La polizia municipale farà opera di moral suasion per dare la possibilità di mettere la mascherina a chi non ce l'ha ma laddove si dovessero verificare episodi di resistenza immotivata, scatteranno le sanzioni». Così, il sindaco Clemente Mastella commenta l'applicazione delle nuove norme anti Covid. «Saranno intensificati i controlli anche nei mercatini rionali dice dove è obbligatorio indossare la mascherina in quanto si creano assembramenti che, in questa fase, possono essere dannosi. Non sono particolarmente preoccupato per quanto riguarda la variante Omicron perché non la conosciamo da un punto di vista scientifico e, al momento, non ci riguarda. Tuttavia, dobbiamo continuare a essere vigili e a vaccinarci. In merito al Green pass, voglio specificare che, gli accompagnatori dei bambini e dei disabili nei luoghi pubblici, come per esempio le piscine non sono tenuti a esibirlo». Insomma, attenzione intensificata sul rispetto delle regole per evitare che il virus continui a circolare, soprattutto in vista delle festività natalizie che «fanno paura» a istituzioni e autorità sanitarie perché, dopo circa due anni di restrizioni, sarà difficilissimo imporre altre limitazioni alla popolazione.

Ancora una giornata abbastanza tranquilla per quanto riguarda i nuovi contagi, 25, mentre sono saliti dai 22 di sabato a 23 i pazienti in degenza al «Rummo».

Una situazione abbastanza stabile, quella registrata nell'ultima settimana, nel corso della quale è stata mantenuta una media giornaliera di 25 casi, decisamente inferiore a quella delle settimane precedenti. Attualmente, sono in fase di remissione i contagi nei comuni attenzionati dall'Asl per un aumento improvviso dei casi in ambito scolastico e familiare ma la sorveglianza dei nuclei coinvolti rimane sempre molto alta per evitare che possano emergere altre positività e vanificare il lavoro di contenimento effettuato.

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Oggi riaprono i battenti i centri vaccinali del territorio rimasti chiusi per il weekend, mentre ieri l'hub di San Giorgio del Sannio è rimasto aperto per l'open day per incentivare la popolazione a fare la terza dose. Un'iniziativa, che si è conclusa con un bilancio positivo: 360 le dosi somministrate, a circa 100 over 80 in elenco per fare la booster e ad altre 250 persone che si sono presentate senza essere prenotate. «Con molto sacrificio dice Maurizio Bocchino, medico e assessore alla sanità del Comune stiamo tenendo aperto l'hub vaccinale due giorni a settimana cui abbiamo aggiunto la domenica dalle 10 alle 16.30, superando le 1000 somministrazioni nell'arco della settimana. Abbiamo rinnovato per sei mesi, vale a dire fino a maggio, il comodato d'uso con l'Asl del Cilindro nero ma prevediamo che l'attività vaccinale non si esaurirà in tempi brevi. Se si pensa che ci sono persone che si sono vaccinate anche dopo l'estate, bisogna prevedere che si continuerà con l'inoculazione delle terze dosi per la prima parte del 2022. Dalla fine dell'anno, sarà possibile vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni, per cui continueremo ancora per molto. Poi, dovremo provvedere ad allestire un'altra sede perché il Cilindro nero che è al centro del paese, e quindi molto comodo per tutti, dovrà essere oggetto di ristrutturazione, peraltro, la sua posizione centrale comunque, disagi al traffico che vanno risolti». «Non credo conclude l'assessore Bocchino che archivieremo la pratica dei vaccini in tempi brevi che, a mio avviso, sono indispensabili in questo momento per tutti, peraltro, a livello mondiale. Gli stati ricchi dovrebbero farsi carico dei costi per garantire i vaccini anche agli stati poveri, altrimenti non ne usciremo tanto presto. Da uomo di scienza, ho piena fiducia nella validità del vaccino anche per i bambini perché il farmaco è stato vagliato in America con metodi molto più severi di quelli usati per gli adulti. Inoltre, sottoponiamo i nostri figli a 10 vaccini obbligatori, non vedo perché non fare anche questi. Non mi sentirei sereno se sapessi dell'esistenza di un vaccino e non lo facessi fare a mio figlio di 9 anni».
 

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