Covid a Benevento, un altro morto:
è una napoletana ricoverata con la figlia

Covid a Benevento, un altro morto: è una napoletana ricoverata con la figlia
di Luella De Ciampis
Lunedì 21 Settembre 2020, 08:55 - Ultimo agg. 12:31
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Domenica «nera» per il Covid con un altro decesso all'ospedale Rummo, il secondo nell'arco di pochi giorni e il terzo in meno di un mese. Non si tratta di una persona residente nel Sannio ma di una 81enne di Secondigliano, ricoverata nel reparto di Pneumologia insieme alla figlia ormai in fase di recupero. L'ultimo decesso arriva a distanza di meno di 48 ore dal 57enne di Torrecuso e a 18 giorni esatti dal decesso della mamma, 87enne, dell'uomo. Il denominatore comune nei tre decessi è rappresentato dalla compromissione irreversibile dei polmoni che non ha lasciato scampo alle vittime.

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Molti pazienti, residenti in provincia di Napoli o in altre province, sono stati trasferiti al Rummo già nella prima ondata del Covid, oltre che in questa seconda fase perché, gli stessi operatori del 118, inseriti nella rete regionale di soccorso, chiedono disponibilità alle aziende ospedaliere che hanno posti letto liberi, nel momento in cui si rendono conto che gli ospedali dei luoghi di provenienza dei pazienti sono saturi. Attualmente, presso l'area Covid del nosocomio cittadino ci sono undici persone in tutto, quattro sanniti, sei della provincia di Napoli e una di quella di Salerno. In base alla convenzione fatta con la Regione per il ricovero dei pazienti Covid, vengono contattate nell'immediato tutte le strutture in rete e il paziente già a bordo dell'ambulanza viene trasportato nell'ospedale che può accoglierlo.
 

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Si aggrava notevolmente il bilancio della seconda ondata della pandemia, sia per effetto dei decessi che per l'aumento dei contagi sul territorio provinciale, nonostante, nella giornata di ieri, il numero dei casi sia sceso da 93 a 92 per effetto di un nuovo contagio nel comune di Paolisi e di due guarigioni in quello di Reino. Il boom si è avuto nella giornata di sabato con 15 positivi, nove sul territorio e sei nel carcere di Capodimonte. Allo stato attuale, ci sono 87 contagiati in isolamento domiciliare, quattro in regime di degenza al Rummo e uno ricoverato in altra provincia. Dei 92 positivi, 30 risiedono in città, 13 nel comune di Montesarchio, sei a Sant'Agata de' Goti, cinque a Durazzano, Limatola e Telese Terme, mentre, gli altri comuni se la giocano con un caso ognuno, al massimo con due relativi solo a cinque dei rimanenti 14 comuni coinvolti a far data dal primo agosto. Dei 78 comuni del territorio provinciale, 58 sono indenni dal virus e, quindi, solo venti sono stati toccati più o meno interessati dalla recrudescenza della pandemia. Ieri al Rummo non sono stati processati tamponi per il controllo del Covid, mentre, scende da dodici a undici il numero dei ricoverati, per effetto del decesso della 81enne di Secondigliano.

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Continua, intanto, la polemica sulla vicenda dei positivi nel carcere di Benevento, evidenziati in seguito a uno screening di massa predisposto dalla Regione Campania per 750 unità, tra polizia penitenziaria e detenuti. A intervenire sulla questione, Donato Capece, segretario generale Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria. «Dopo quello di Palermo - scrive in una nota - scoppia un altro focolaio a Benevento. Tra l'una e l'altra struttura ci sono circa trenta poliziotti contagiati. E speriamo si fermi qui. Sono molto deluso, oltre che preoccupato, dal modo in cui il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria nazionale gestisce l'emergenza».

In merito allo slittamento della riapertura delle scuole, il sindaco Clemente Mastella chiarisce ulteriormente la sua posizione. «Il Comune - scrive in un post sulla sua pagina facebook - è in regola con quanto richiesto dalla legge.
Abbiamo ampliato le strutture scolastiche ed eseguito i lavori strutturali perché a me stanno a cuore la sicurezza dei bambini e dei ragazzi in età scolare, oltre che la serenità delle famiglie. Sono in contatto con le autorità scolastiche che, a loro volta, sono in contatto con gli organi scolastici e, insieme decideremo per il meglio». 

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