Covid a Benevento, trasferiti
i migranti positivi ospitati a Cautano

Covid a Benevento, trasferiti i migranti positivi ospitati a Cautano
di Luella De Ciampis
Sabato 26 Settembre 2020, 09:36 - Ultimo agg. 19:21
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Altri sette casi di Covid-19 nel Sannio, due medici contagiati al Centro trasfusionale del Rummo e attenzione alta per il centro migranti di via Cocchia. È previsto per questa mattina il trasferimento dei quattro migranti risultati positivi al Covid nel centro di accoglienza di Cautano, adatto a ospitare persone contagiate, come è già avvenuto durante la prima ondata della pandemia. Qui saranno messi in isolamento i tre adulti positivi e la bambina di quattro anni accompagnata dai genitori per un totale di sei persone che saranno sottoposte al controllo sanitario e delle forze dell'ordine. La decisione è stata presa ieri nel corso di un summit in Prefettura, cui hanno partecipato il viceprefetto Patrizia Vicari, il questore Luigi Bonagura, il direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Asl Tommaso Zerella, il vicesindaco Mario Pasquariello, il sindaco di Cautano Alessandro Gisoldi, i vertici delle forze dell'ordine e i rappresentanti delle associazioni di volontariato. L'incontro è stato concordato in seguito alla richiesta inoltrata dal sindaco Clemente Mastella al prefetto Francesco Cappetta per ottenere la convocazione urgente del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica allo scopo di discutere e di trovare soluzioni ai casi di positività al Covid del gruppo di migranti ospiti del centro di accoglienza del capoluogo, sul quale il Comune non ha alcuna competenza. Attualmente, i positivi sono quattro (a loro va aggiunto il gestore), tutti asintomatici, che resteranno in isolamento all'interno della struttura, in tre camere diverse, fino al trasferimento. Una camera è destinata ai due uomini contagiati, l'altra a una donna e la terza alla bimba, messa in quarantena con la mamma risultata negativa al tampone. Nell'immediato, l'Asl ha effettuato i tamponi a tutte le persone presenti nella struttura e agli operatori, mentre il centro, che ospita 61 persone, cui si aggiunge una ventina di operatori, è presidiato dalle forze dell'ordine per evitare che i migranti possano allontanarsi e interrompere volontariamente la quarantena. L'allarme in merito alla possibilità di fuga è scattato nella serata di giovedì, quando alcuni ospiti della struttura sono stati bloccati mentre provavano ad allontanarsi dopo essersi calati con delle lenzuole annodate a a una finestra.

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Sono aumentati di sette unità i casi di Covid nel Sannio, cinque dei quali registrati in città per un totale di 113 contagi cui si arriva sottraendo i tre guariti della giornata, che fanno salire a 44 il numero di persone uscite dal tunnel della malattia dall'inizio di agosto. Al «Rummo» sono risultati positivi due medici del Centro trasfusionale, attualmente, in isolamento domiciliare. Il reparto è stato sanificato nell'immediato, il personale sottoposto ai tamponi di controllo, che hanno dato esito negativo, mentre le attività del reparto non sono state sospese. C'è inoltre un nuovo positivo al Rummo in degenza nell'area isolamento Covid per cui sale a 14 il numero dei ricoverati. Dei 101 tamponi processati ieri, quattro sono risultati positivi ma solo uno rappresenta un nuovo caso relativo a un residente nel Sannio. Il numero dei contagi continua a salire fino a raggiungere quasi le stesse cifre dello stesso periodo di aprile, in cui si registravano 120 casi, con la differenza che, in questa seconda fase, il maggior numero dei positivi è asintomatico.
 

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«La situazione sanitaria ha scritto il sindaco Mastella in un post sulla sua pagina facebook comincia a essere preoccupante perché i contagi oggi sono uguali, se non superiori a quelli registrati a marzo e aprile.
Mentre mi sto organizzando per mettere in cantiere le misure necessarie a tutelare i miei concittadini, sono costretto ad assistere a un'azione denigratoria nei miei confronti da parte di un gruppetto di detrattori che fa polemica sulla potabilità dell'acqua che, peraltro, è potabile. Chiudo le scuole e me li ritrovo davanti al palazzo del Comune con i bambini. Il rinvio dell'apertura è stato richiesto perché mancano i termoscanner, i banchetti, gli insegnanti e i tamponi e, inoltre, scuole già aperte, stanno chiudendo e molti bambini sono stati messi in isolamento. Arriveranno tempi non facili e io non mi faccio distrarre dal chiasso fazioso e scomposto».

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