Covid a Benevento, Natale in sicurezza:
stretta anti-aperitivo e più posti di blocco

Covid a Benevento, Natale in sicurezza: stretta anti-aperitivo e più posti di blocco
di Paolo Bocchino
Martedì 22 Dicembre 2020, 08:52 - Ultimo agg. 13:53
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Spritz e visite ai parenti, osservati speciali. Il virus non consente cali di tensione, anche al netto di un eventuale clone di provenienza britannica. I dati epidemiologici quotidiani dimostrano che la fase più critica è probabilmente alle spalle ma non può dirsi un lontano ricordo. La lunga vigilia di Natale partita ieri potrebbe rappresentare il volano migliore per una nuova impennata di contagi.

Preoccupazioni rimbalzate al tavolo virtuale del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, riunitosi ieri pomeriggio in videoconferenza. Alla riunione indetta e presieduta da Palazzo del Governo dal prefetto Francesco Antonio Cappetta hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell'ordine, il primo cittadino Clemente Mastella e il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco. Rigore e attenzione le parole d'ordine scaturite dal summit che si completerà oggi come d'abitudine con la riunione del Tavolo tecnico in questura per la messa a punto operativa dei servizi di controllo. Le linee guida sono state varate ieri e si possono sintetizzare in due direttrici principali: verifiche ferree per scongiurare i tradizionali assembramenti nei pressi dei bar e accertamenti mirati onde evitare spostamenti eccessivi nei giorni di festa. Nel primo caso il testo di riferimento resta la ordinanza numero 98, licenziata sabato dal presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca che ha messo al bando ogni ipotesi di aperitivi o raduni conviviali fissando alle 11 la deadline del lecito.

Ribadita la linea della inflessibilità malgrado le dure contestazioni di baristi e ristoratori che avevano confidato nelle più permissive direttive nazionali. «Non sarà consentito in alcun modo la vendita di bevande di qualsiasi tipo dopo le 11 - spiega Cappetta - né sostare nei pressi di attività del comparto ristorazione-bar-caffetterie. Le forze dell'ordine e gli agenti della polizia municipale vigileranno sul rispetto rigoroso di tale disposizione, fermi restando gli obblighi immutati in materia di dispositivi di protezione individuale, distanziamento fisico, orari di movimento». In caso di inottemperanza, per gli avventori multa da 400 euro mentre i titolari delle attività commerciali andranno incontro al rischio chiusura da un minimo di 5 giorni a un massimo di 30. Misura che, peraltro, non sarebbe inedita essendo stata già applicata in città nei giorni scorsi dalla Questura.

Altro tema chiave per l'intero periodo natalizio sarà quello inerente gli spostamenti. Il Comitato ieri ha ribadito che nei giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri comuni purché all'interno della stessa regione, nel limite massimo di due persone. Alle stesse potranno aggiungersi unicamente i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivano. Le principali arterie di collegamento provinciali saranno sottoposte a controlli mirati con posti di blocco finalizzati alla verifica dei requisiti previsti dal Dpcm 3 dicembre, che ha istituito la zona rossa nazionale con decorrenza dal 24. Provvedimento che costringerà a una nuova chiusura gli esercizi del comparto moda, tempo libero, oggettistica a partire da giovedì. Ciò dovrebbe agevolare i controlli anche in merito alla concentrazione di visitatori nei luoghi più amati del centro cittadino come corso Garibaldi, che nel weekend è apparso affollato come non mai: «Ho visto le numerose presenze nell'ultimo fine settimana - commenta Cappetta -. Devo dire che nella quasi totalità dei casi le persone indossavano correttamente la mascherina e non si attardavano all'esterno dei locali. Da quanto ho potuto osservare personalmente, non si sono verificate condizioni di reale pericolo. Il Comitato odierno ha comunque disposto anche su questo versante l'intensificazione dei controlli».

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«Con la chiusura dei negozi di determinate categorie - spiega il numero uno dei vigili urbani Fioravante Bosco - sarà limitato il ventaglio delle possibili motivazioni fornite dai cittadini in risposta alla richiesta degli addetti ai controlli. Si potrà così verificare quanta parte delle presenze è attribuibile a esigenze commerciali reali e quanta, invece, è semplice struscio».
 

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