Scuola aperte a Benevento:
altri contagi e incubo superiori

Scuola aperte a Benevento: altri contagi e incubo superiori
Giovedì 15 Aprile 2021, 08:44 - Ultimo agg. 20:12
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Giornata da incubo per le scuole di Benevento, messe nuovamente in ginocchio dal Covid. Sono ben 5, infatti, i casi di positività riscontrati ieri tra alunni e insegnanti di asili nido e istituti comprensivi cittadini, un trend che, complici i contagi in aula registrati la settimana scorsa, rischia di mettere seriamente in discussione il prosieguo dell'attività in presenza ripartita mercoledì scorso. A risultare contagiati sono stati due docenti del Convitto nazionale «Pietro Giannone», un'alunna della primaria dell'IC «Pascoli», un'insegnante di una scuola dell'infanzia privata e un alunno dell'Ic «Bosco Lucarelli». In ognuno di questi casi, come da protocollo, sanificazione immediata degli ambienti e quarantena per le classi frequentate dai positivi. «Inizio a essere molto preoccupato - dice il sindaco Clemente Mastella - sono in aumento non solo i contagi tra i banchi di scuola ma anche le positività in città e in provincia, rendendo ancora una volta il Sannio una delle aree campane più colpite dal virus. Domani (ogg, ndr) faremo il punto della situazione con l'Asl e valuteremo se sia il caso di proseguire con le lezioni in presenza». Inevitabile anche un passaggio sulla possibile riapertura dei licei in caso di ritorno della Campania in zona arancione, come anticipato dal governatore De Luca. «Si tratta di disposizioni governative - continua Mastella - non spetta a me decidere. Di certo non mi sembra il momento migliore per riaprire le superiori. Come ho avuto già modo di dire più volte, avrei atteso anche per la ripresa di materne, elementari e prime medie».

Lo scenario non è dei più sereni nemmeno in provincia, dove continuano ad aumentare i comuni in cui vengono chiuse le scuole. Dopo Frasso Telesino, dove per via della positività di un bambino è stata chiusa fino a domani la scuola dell'infanzia dell'Ic «Leonardo da Vinci», classi in quarantena a Paolisi, come annunciato dal sindaco Umberto Maietta. «Alcune classi sono in Dad perché i genitori di due bambini sono positivi.

Su questo voglio rassicurare tutti: l'amministrazione comunale, quella scolastica e le autorità sanitarie stanno svolgendo le indagini necessarie a scongiurare ogni problema ulteriore». Riaprire o non riaprire i licei, intanto, è l'amletico dilemma che attanaglia il sistema scolastico locale. Un'eventualità che se nelle precedenti occasioni era stata accolta con entusiasmo, stavolta sembra spaccare in due l'opinione di protagonisti e addetti ai lavori, divisi tra sollievo e preoccupazione. È abbastanza consistente, infatti, il fronte di chi ritiene che il gioco non valga la candela, soprattutto perché si tratterebbe di tornare in classe per appena un mese, un mese e mezzo, a seconda di quando arriverà il suono della campanella. Un lasso di tempo considerato troppo esiguo per ritrovarsi a fronteggiare ancora una volta, come successo già a febbraio, problemi derivanti da assembramenti, trasporti, possibili contagi e polemiche da parte di familiari che vorrebbero poter scegliere tra dad e lezioni dal vivo, poiché anche stavolta si profila la modalità di un rientro al 50% in aula e il restante online. 

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A esprimere, seppur a malincuore, perplessità e timori per la possibile riapertura dei licei sono i sindacati. «I pareri riscontrati sono discordanti - confida Eva Viele, segretaria generale Flc Cgil - Siamo consapevoli che gli studenti abbiano un disperato bisogno di socialità ma l'eventuale riapertura non avverrebbe in un momento ottimale. Ci ritroviamo a fronteggiare i cluster familiari che stanno mettendo in difficoltà le scuole di Benevento e provincia. Riponevamo le speranze in una campagna vaccinale che invece prosegue a rilento, si continua a parlare di classi pollaio, grana trasporti, tagli all'organico e altri nodi irrisolti, a cui si aggiungeranno le polemiche di chi, alle prime positività, invocherà il ritorno all'insegnamento virtuale. A queste condizioni, e considerando che la stagione scolastica è agli sgoccioli, mi domando fino a che punto convenga rischiare la riapertura delle superiori». Appare dubbioso anche Amleto De Nigris, segretario regionale Uil Scuola Rua: «Siamo sempre favorevoli alla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, a prescindere dal fatto che manchi poco alla fine dell'anno, ma che sia una riapertura in sicurezza». 

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