Vaccini Covid a Benevento:
novemila dosi Pfizer, ora si riparte

Vaccini Covid a Benevento: novemila dosi Pfizer, ora si riparte
di Luella De Ciampis
Giovedì 15 Aprile 2021, 08:48 - Ultimo agg. 20:13
4 Minuti di Lettura

Quasi diecimila dosi Pfizer arrivate oltre ogni aspettativa. Sono state precisamente 9.360 quelle consegnate ieri alla farmacia dell'ospedale «Rummo», centro di stoccaggio e di distribuzione per il Sannio, mentre chi ha ricevuto le due dosi di vaccino può già scaricare il certificato di vaccinazione, collegandosi al link indicato dal sito dell'Asl. Dunque, da stamattina si ricomincerà con le somministrazioni di 230 dosi tra over 80 e pazienti fragili nel centro vaccinale di via Minghetti e si procederà con gli over 60 e 70 negli ambulatori dell'ex caserma Pepicelli. Ieri è stato inoculato solo AstraZeneca, sia nella sede Asl di via Minghetti, in cui sono state vaccinate 204 persone, che nel nuovo hub di viale Atlantici per un totale di circa 800 dosi. Sono, invece, 400 i vaccinati al «Rummo» nel corso dell'attività destinata ai pazienti in cura per patologie gravi costretti all'assunzione di farmaci che possono interferire con la somministrazione del vaccino, per i quali è prevista una sospensione temporanea della terapia. Per fare un esempio banale, il cortisone, che viene usato per molte patologie, non escluse quelle oncologiche, abbassa le difese immunitarie e, quindi, potrebbe vanificare l'azione del vaccino che, invece, ha lo scopo di stimolare al massimo la risposta del sistema immunitario. L'approvvigionamento di Pfizer è abbastanza cospicuo e si spera che le consegne di tutti i vaccini siano realmente improntate al recupero delle 200.000 in meno ricevute dalla Campania, come richiesto dal governatore De Luca. Intanto, c'è una battuta d'arresto nella consegna delle prime dosi di Johnson & Johnson già arrivate e rimaste ferme all'aeroporto di Pratica di Mare, che dovrebbero essere consegnate nel Sannio entro venerdì. A questo punto, non si sa quali decisioni saranno assunte al riguardo: se la consegna sarà effettuata o se si deciderà di autorizzarne l'uso. Tuttavia, al di là dell'appello rivolto dal direttore del carcere di Capodimonte, Gianfranco Marcello, di usufruire del vaccino monodose per immunizzare i detenuti, c'è la possibilità concreta che le prime consegne siano destinate proprio a questo uso per poi continuare la campagna distribuendole anche alle farmacie. Al momento, si attende che siano sciolte le riserve sul vaccino ricavato da un adenovirus che, in quanto tale, ha le stesse caratteristiche e controindicazioni dell'AstraZeneca.

Una vicenda, quella dei vaccini, che presta il fianco a dubbi, dissidi, polemiche e incomprensioni a causa delle scelte operate per le somministrazioni.

Sulla vicenda delle scelte effettuate interviene Amedeo Ceniccola, coordinatore dell'Aft di Guardia Sanframondi che prende le distanze dalle affermazioni rese pubbliche da un medico di Medicina generale che aveva stigmatizzato l'operato del management dell'Asl che non ha inserito i medici di famiglia nel programma vaccinale. «È una polemica sterile e fuori luogo dice Ceniccola perché nessuno, in questi mesi, ha impedito a noi medici di vaccinare negli spoke allestiti dall'Asl o nel proprio ambulatorio. Comprendo, invece, la preoccupazione di chi, nei giorni scorsi, ha denunciato comportamenti superficiali e omissivi per vaccinazioni a falsi disabili e altri. Invece, nell'ottica della trasparenza, sarebbe interessante andare a controllare e far sapere a tutti il numero e la residenza dei cittadini vaccinati e inseriti nella categoria Altro nel Sannio per smentire con i fatti qualche malpensante che, ancora oggi, parla di vaccinazione elettorale». 

Video

Intanto, procede la campagna di screening organizzata dal Comune, ormai allargata dal sindaco Clemente Mastella a tutta la popolazione. Nei primi due giorni effettuati circa 600 tamponi, otto dei quali hanno rivelato la positività al virus. «Ancora una volta - dice Mastella - invito i cittadini a recarsi negli ambulatori allestiti al Palatedeschi. Questa attività è molto utile perché consente di contrastare con maggiore efficacia la diffusione del virus. Basti pensare, infatti, agli otto casi di positività finora riscontrati nei primi due giorni di screening: se questi cittadini non si fossero sottoposti a tampone sarebbero andati liberamente in giro a diffondere il virus. Per questo ho deciso di estendere il test a tutti procedendo all'acquisto di altri tamponi, qualora se ne ravvisasse la necessità».

Giornata di tregua al Rummo per i decessi ma aumentano i degenti, saliti a 93 con 8 nuovi accessi e 4 guariti. In aumento anche i positivi censiti dall'Asl: 133, di cui 125 asintomatici, e 83 guariti su 1289 tamponi processati. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA