Covid a Benvento, riesplode
il caso degli anestesisti

Covid a Benvento, riesplode il caso degli anestesisti
di Luella De Ciampis
Domenica 22 Novembre 2020, 12:53
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Ancora due decessi al Rummo e incertezza per la sorte dei dirigenti medici di Anestesia e rianimazione che potrebbero essere trasferiti in altre strutture ospedaliere del territorio regionale. Il criterio sarebbe lo stesso usato per i ricoveri di pazienti di altre province nel Sannio, operando spostamenti e trasferimenti in base alle necessità più urgenti. Proprio nella giornata di ieri, i direttori generali delle aziende ospedaliere dell'intero territorio regionale, in occasione dell'incontro a palazzo Santa Lucia fissato nei giorni scorsi, hanno dovuto fornire evidenza completa e documentale del numero degli anestesisti in servizio, a qualunque titolo, presso le proprie aziende, e delle ore di lavoro che svolgono nei reparti Covid. La comunicazione, sottoscritta dal governatore Vincenzo De Luca, inviata a tutti i direttori generali, invitati a partecipare al summit, espone la necessità di fornire informazioni per l'organizzazione dell'assistenza ai pazienti Covid ad alta intensità di cura e impone di osservare la disposizione. «Dell'eventuale mancato adempimento alle presenti disposizioni si legge, infatti sarà data notizia all'autorità giudiziaria per ogni competente valutazione». Una richiesta, quella formulata dagli organi regionali, che accende ancora una volta i riflettori sulle sorti degli anestesisti delle strutture sanitarie del Sannio e sulla possibilità di un loro trasferimento negli ospedali napoletani.

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«Qualora si dovessero verificare trasferimenti degli anestesisti del Rummo in altri ospedali dice Guido Quici, presidente nazionale Cimo-Fesmed la nostra confederazione assumerà una posizione forte per evitarlo.

Stiamo consultando i nostri legali per decidere la linea da seguire. La ferma opposizione di Cimo non è legata al trasferimento del singolo medico ma alla tutela dei pazienti. Se dovesse accadere, significherebbe sottrarre anestesisti a un ospedale già in carenza di organico e sottrarre assistenza in un'area geografica a vantaggio di altre. Ci chiediamo quali aree geografiche saranno penalizzate. Ma ci chiediamo anche perché non si decide di spostare nell'immediato i pazienti Covid a bassa intensità nelle cliniche private individuate per accettarli. Al Rummo, come in altri ospedali Covid del territorio, ci sono pazienti in fase di risoluzione della malattia che potrebbero essere trasferiti, consentendo di liberare un numero considerevole di posti letto».

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Ancora due decessi nel Sannio. Si tratta di una 90enne e di un 75enne di Benevento. Sale così a 95 le vittime registrate dall'inizio della pandemia, 71 da agosto (di cui 48 residenti nel Sannio). Trend altalenante, invece, per i pazienti in degenza nei reparti Covid dell'azienda ospedaliera. Sono 111 nelle ultime 24 ore, con prevalenza di residenti nel Sannio, in numero di 92 contro i 19 provenienti da altre province. Sono tre i guariti dimessi ieri dall'ospedale. Sono 1858, invece, i positivi censiti dall'Asl, 49 nelle ultime 24 ore (ma al Rummo dei 415 tamponi processati 88 sono risultatui positivi), contro 26 guariti, per un totale di 720. Negli ultimi giorni, il numero dei contagi registrati quotidianamente è in calo, se si tiene conto dei circa 100 casi giornalieri emersi negli ultimi giorni della prima decade di novembre.

«Niente allarmismi, ma massima attenzione». È l'appello rivolto ai cittadini dalla consigliera comunale di Benevento Mila Lombardi, attraverso una nota. «Il numero di positivi Covid ricoverati attualmente presso le strutture ospedaliere scrive - e la recente crescita esponenziale della curva epidemiologica, richiedono una maggiore cautela e prudenza nei comportamenti di ognuno di noi in questo delicato momento dell'ondata di ritorno del virus, in modo tale da tutelare maggiormente di tutelarci e di salvaguardare la salute degli anziani e delle persone più fragili. È necessario in questo periodo, un ulteriore sacrificio, per non rendere vani quelli compiuti fino a questo momento e lo sforzo collettivo in atto da parte degli operatori sanitari per assicurare la massima assistenza agli ammalati. La situazione a marzo è stata critica ma i numeri attuali sono notevolmente più alti di quelli della primavera. Gli ultimi dati purtroppo, anche se più confortanti rispetto ad altre realtà, destano preoccupazione. Per questo motivo, nella doppia veste di medico e di consigliere comunale, rivolgo un invito a tutti cittadini sanniti, che finora hanno dimostrato grande senso di responsabilità, di continuare ad affrontare questa emergenza sanitaria, attenendosi alle indicazioni delle autorità». Una posizione condivisa con il sindaco Clemente Mastella che induce alla prudenza e all'osservazione delle misure di contrasto al Covid. «Se quei concittadini - dice che mostrano scetticismo nei confronti degli effetti devastanti del coronavirus, avessero parlato, come è capitato a me, con una signora cui il Covid ha portato via il marito, con un sindacalista scampato all'orrore del dramma virale, superato a fatica, e avessero ascoltato la fatica ansimante di un mio dipendente comunale che mi ha commosso mentre mi chiedeva di dargli una mano, forse si comporterebbero con maggiore senso di responsabilità».
 

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