Covid a Benevento, crescono i contagi
e Mastella avverte: «Situazione critica»

Covid a Benevento, crescono i contagi e Mastella avverte: «Situazione critica»
di Luella De Ciampis
Martedì 20 Ottobre 2020, 08:59 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 19:15
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Un altro decesso e 15 ricoveri in più in un giorno al «Rummo», contagi no stop con 25 nuove positività per quasi la metà controbilanciate da 11 guariti. È questo il bilancio delle ultime 24 ore. La nuova vittima, la decima nell'ospedale cittadino dall'inizio di agosto, è una 88enne di Napoli ricoverata da alcuni giorni. Sale così a 35 il numero complessivo dei decessi, da quando la scorsa primavera è esplosa la pandemia: 22 sanniti e 14 residenti in altre province. Attualmente, come si legge nel report dell'Asl, sono 381 i contagi e 168 i guariti, 11 in un solo giorno. In città sono stati registrati otto casi nelle ultime 24 ore, mentre a Moiano, in cui domenica si è registrato il boom di positivi, c'è solo un contagio in più. I tre centri più colpiti dalla pandemia restano Benevento con 121 casi, Montesarchio con 35 e Moiano con 29. Aumenta anche il numero dei ricoveri in ospedale, arrivati a 62 con 38 persone provenienti da altre province. Dei 154 tamponi effettuati ieri al «Rummo», invece, sette hanno dato esito positivo, di cui cinque rappresentano nuovi casi e due si riferiscono a conferme di positività già accertate.

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Nell'incontro di ieri, nella sala giunta di palazzo Mosti, tra il sindaco Clemente Mastella, il direttore generale dell'ospedale Rummo Mario Ferrante, il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe, i manager del Fatebenefratelli Giovanni Guglielmucci e Giovanni Carozza, e il presidente dell'Ordine dei medici Giovanni Ianniello, sono stati affrontati i nodi della sanità emersi dopo la recrudescenza della pandemia. «La situazione è critica dice il sindaco - ma dobbiamo mantenere la calma. L'attenzione è massima e i direttori di Asl e Rummo hanno garantito che continueranno a far sì che siano assicurate le cure necessarie a tutti». A chiarire i termini delle misure adottate dall'azienda ospedaliera, il direttore generale Mario Ferrante: «In base alle disposizioni regionali spiega - abbiamo attivato subito gli 89 posti Covid richiesti dalla Regione per accogliere anche i pazienti provenienti da altre province campane in sofferenza, mentre, per quanto riguarda le altre specialità, garantiremo tutte le attività per le patologie importanti come ictus, infarto, malattie oncologiche e sistemiche, oltre a confermare la continuità dei piani terapeutici per i malati già presi in carico. Inoltre, dal 27 ottobre saranno installate due cabine per la sanificazione e per la misurazione della temperatura che serviranno a garantire l'ingresso nella struttura ospedaliera in piena sicurezza. Invece, per l'ospedale di Sant'Agata, non abbiamo intenzione di depotenziarlo pur avendo chiesto il supporto dei medici della struttura in questa fase di emergenza perché in questo momento la priorità è il Covid».

Le rassicurazioni arrivano anche dal manager dell'Asl Gennaro Volpe che ribadisce l'impegno dell'azienda sanitaria nel promuovere attività mirate alla circoscrizione della pandemia. «È tutto sotto controllo dice anche per quanto riguarda Bucciano e Moiano in cui, negli ultimi giorni, è stato registrato un forte aumento di casi di positività. Sono comuni sottoposti a monitoraggio costante ma, comunque, le decisioni per l'istituzione di eventuali zone rosse, saranno valutate con l'unità di crisi. Tuttavia, l'aumento dei contagi ha comportato un enorme sovraccarico alle nostre strutture e quindi ci stiamo organizzando per potenziare anche le attività delle Usca. Inoltre, nelle prossime ore arriveranno i risultati dei tamponi effettuati alla clinica Maugeri di Telese Terme».

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Chiarita anche la questione, sollevata dal presidente dell'Ordine dei Medici, Giovanni Ianniello, relativa alla necessità di garantire la doverosa ed essenziale tutela al personale medico e sanitario. Al palazzo del Governo, il prefetto Francesco Cappetta ha incontrato il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera Giovanni Di Santo e una delegazione dell'organizzazione sindacale Usb e di Potere al lavoro per affrontare la vicenda relativa alla carenza degli organici e del demansionamento delle professionalità sanitarie. «In particolare si legge nella nota dell'Usb - abbiamo evidenziato il taglio della figura degli ausiliari e alla sostituzione di questa categoria con gli operatori sociosanitari per sopperire alle attività da loro svolte, con ripercussioni che si riflettono anche sugli infermieri che, a loro volta, devono farsi carico dei compiti degli operatori sociosanitari». Di Santo ha esposto le ragioni per cui l'azienda ha operato questo tipo di scelte nel rispetto del budget messo a sua disposizione e della disponibilità di personale. Il prefetto ha proposto di promuovere incontri ciclici per poter affrontare le questioni sollevate dai sindacati. L'intesa è di riunirsi in azienda tra 15/20 giorni per definire alcuni punti basilari e istituire una squadra addetta alle pulizie sia diurne che notturne e ad altri compiti per alleggerire l'attività di infermieri e operatori sociosanitari. 

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