Covid a Benevento, in settemila
verso l'open day dei vaccini

Covid a Benevento, in settemila verso l'open day dei vaccini
di Luella De Ciampis
Giovedì 3 Giugno 2021, 08:33 - Ultimo agg. 21:23
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In settemila hanno aderito, in poche ore, agli open day vaccinali organizzati dall'Asl che ha già registrato il tutto esaurito. Il boom delle prenotazioni per gli open day Pfizer organizzati negli otto centri vaccinali del Sannio ha indotto l'azienda sanitaria a raddoppiare l'offerta, prolungando l'attività fino a domenica e allargandola agli hub di Benevento e Montesarchio. A distanza di poche ore dall'apertura della piattaforma per la prenotazione che consente l'accesso agli open day di oggi e domani, destinati ai cittadini dai 18 ai 59 anni di età, sono state effettuate 7000 iscrizioni che hanno fatto registrare il «tutto esaurito», vale a dire il numero massimo di vaccini somministrabili.

«Abbiamo preso atto del riscontro da parte dei cittadini dice il direttore generale Gennaro Volpe e, quindi, abbiamo ritenuto utile continuare con lo stesso trend.

Nelle ultime ore ci siamo impegnati per estendere l'operazione open day a tutto il weekend, aggiungendo agli otto centri già previsti in sette diversi comuni, l'ambulatorio di via Minghetti e il centro dell'ex caserma Pepicelli in città e l'hub vaccinale di Montesarchio».

Dopo la pausa di ieri, dalle 9 di stamattina e fino alle 19 di venerdì, nei centri vaccinali di Morcone, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del Sannio, che sarà inaugurato stamattina alle 10, San Marco dei Cavoti, Sant'Agata de' Goti, Telese Terme e nei due ambulatori di Cerreto Sannita, si procederà a vaccinare le settemila persone che si sono prenotate in piattaforma, mentre, nell'hub dell'ex caserma Pepicelli e in quello di Montesarchio saranno effettuate le vaccinazione ai maturandi. Un'iniziativa, quella degli open day, che si protrarrà anche nel weekend e che, in seconda battuta, coinvolgerà le sedi distrettuali di Benevento e Montesarchio. Sono soddisfatte le amministrazioni dei comuni impegnati nell'operazione perché l'iniziativa risponde pienamente alle esigenze dei cittadini della provincia di Benevento, ma soprattutto alle necessità degli appartenenti alle categorie dei più giovani, rimaste ancora fuori dalle convocazioni per fascia di età. La possibilità di vaccinarsi subito è stata letta come un'opportunità da non perdere per i giovani adulti che potranno affrontare l'estate con maggiore tranquillità.

«Gli open day organizzati in nove comuni del Sannio aggiunge Volpe danno la possibilità ai ragazzi e, quindi, anche ai maturandi di scegliere il luogo più comodo e consono per vaccinarsi».

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Nell'arco di quattro giorni, si potrebbe arrivare a somministrare anche 20mila dosi di vaccino. Eventualità che rappresenta un'ottima spinta per dare inizio alla vaccinazione di massa e che accorcia notevolmente le distanze per il raggiungimento dell'immunità di gregge. È, infatti, in fase di superamento anche il traguardo del 50% per quella parte di popolazione che ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino. Fino a ieri sera, il numero dei vaccini somministrati, tra prime e seconde dosi, aveva raggiunto il tetto di 210.168. Cifra non trascurabile che indica il numero complessivo delle prime inoculazioni e dei richiami. Da ieri (alle 22) è aperta, ed è stata subito presa d'assalto, anche la piattaforma per le adesioni dei residenti dai 12 anni in su anche se, la campagna vera e propria per i ragazzi in età adolescenziale non inizierà subito perché è destinata a seguire un iter più complicato che impone maggiore cautela nel considerare tutti i fattori di rischio da aggirare e controllare.

Dall'inizio della settimana è in leggero aumento il numero dei contagi censiti dall'Asl che riferisce di 23 positivi, 10 dei quali sintomatici, e di 48 guariti su 674 tamponi processati. Ancora in calo il numero dei pazienti in degenza al Rummo per effetto di tre dimissioni, mentre non si registrano decessi. Sono 17 i letti occupati nei tre reparti Covid rimasti aperti. Allo stato attuale, i ricoverati sono concentrati nelle unità operative di Terapia intensiva, Pneumologia subintensiva e Malattie infettive che rimarranno aperte anche quando sarà dimesso l'ultimo positivo al virus perché sono, comunque, reparti permanenti che accolgono persone con altre patologie, mentre, le sezioni Covid di Medicina interna, Medicina d'urgenza sub intensiva e l'area di isolamento sono stati chiusi e il personale destinato ad altre attività. Nonostante la vita della cittadella ospedaliera stia ritornando alla normalità, il livello di attenzione nei confronti della pandemia rimane ancora alto per evitare che una improvvisa quanto inattesa impennata dei contagi possa cogliere impreparati gli operatori sanitari.

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