Vaccini a Benevento: incubo varianti
e scatta la corsa ai richiami

Vaccini a Benevento: incubo varianti e scatta la corsa ai richiami
di Luella De Ciampis
Martedì 29 Giugno 2021, 08:34 - Ultimo agg. 23:12
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Record di adesioni all'hub dell'ex caserma «Pepicelli», dove, ieri, sono state somministrate 1.200 seconde dosi, quasi tutte di AstraZeneca, cui si sono alternate poche di Pfizer e di Moderna. Dopo la pausa di domenica, la fila dei convocati, per l'intera giornata, è stata costante all'ingresso della struttura nonostante il termometro segnasse 40 gradi. Il caldo non ha impedito alla gente di sostare in fila per sottoporsi al vaccino perché la paura che sta generando il Covid con le varianti sta esercitando un potere enorme, capace di vincere ogni tipo di resistenza e timori nei confronti di eventuali effetti collaterali dei sieri. A convincere l'utenza della necessità di fare tutte e due le dosi è intervenuto anche il pericolo incombente della variante Delta, già presente in Campania e, secondo qualche indiscrezione, anche nel Sannio con un'incidenza di tre o quattro casi in totale. Indiscrezione che finora non ha trovato conferme ufficiali tra i vertici dell'Asl ma che non è da considerare così improbabile perché, secondo quanto riportato dall'Istituto Zooprofilattico di Napoli, «la variante Delta corre anche se il vaccino regge». In pratica quando la variante Delta trova lo scudo del vaccino, che ha effetto solo se si conclude il percorso con prima e seconda dose, finisce per arretrare. Invece, nel caso in cui dovesse imbattersi in una fetta di popolazione sguarnita dalla copertura vaccinale, tenderebbe ad allargarsi. Per questo, c'è la massima attenzione da parte dell'Asl per la categoria dei sessantenni e di chi è sfuggito alla campagna vaccinale e che dovranno essere, in qualche modo, recuperate e vaccinate per migliorare il target di copertura, fino a superare a soglia del 75%. Per i ritardatari è possibile iscriversi sulla piattaforma regionale per essere convocati nei centri vaccinali del territorio di residenza, che rimarranno aperti sempre, a differenza degli hub che saranno chiusi appena la maggioranza della popolazione risulterà immunizzata.

La giornata è continuata a ritmi serrati anche nell'ambulatorio di via Minghetti, dove sono state somministrate circa 300 seconde dosi, e sull'intero territorio provinciale. Al momento, i contagi nel Sannio sembrano essere molto pochi, cui non si sarebbero aggiunti nuovi positivi, né ricoveri al «Rummo» che continua a rimanere Covid free e che ritornerà a essere operativo se dovessero verificarsi nuovi casi.

Intanto, le strutture sanitarie restano ancora chiuse al pubblico e non hanno ripristinato il normale calendario di visite dei familiari ai degenti per altre patologie, mantenendo in atto le misure anti-Covid fino a nuovo ordine.

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Un provvedimento che, ovviamente, sta creando difficoltà a livello emotivo ai malati e alle loro famiglie. Nell'ottica di superamento di questo ostacolo, il centro riabilitativo Villa Margherita, la prossima settimana, appronterà un protocollo dettagliato per consentire le visite ai pazienti da parte dei familiari muniti di green pass vaccinale. Infine, stamattina alle 9, nella sala conferenze del «Rummo» il digì Mario Ferrante e il direttore dell'unità complessa di Reumatologia Maria Grazia Ferrucci presenteranno la giornata di screening gratuito per l'individuazione precoce della sclerodermia, cui sarà presente Mara Maionchi, nella veste di testimonial. 

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