Covid, Mastella: «Troppi pazienti
da altre città, il Rummo è di Benevento»

Covid, Mastella: «Troppi pazienti da altre città, il Rummo è di Benevento»
di Luella De Ciampis
Giovedì 22 Ottobre 2020, 10:43
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«Io credo che, mai come nei momenti di emergenza, si debba essere solidali ma senza comprimere altre esigenze egualmente necessarie. È il caso del trasferimento dei malati Covid presso l'azienda ospedaliera San Pio che sembra essere diventata una succursale di altre realtà. E se, come sta accadendo, continueranno a salire in quota i contagi di Benevento, dove trasferiremo i nostri malati? Non è possibile accettare questa situazione perché è oggettivamente inaccettabile. Mi auguro che la razionalizzazione ospedaliera superi questa anomalia. Solidarietà sì, ma non espropriazione dei diritti alla salute dei miei concittadini e dell'intera popolazione del Sannio». Così il sindaco Clemente Mastella commenta la vicenda relativa all'aumento spropositato di pazienti Covid nell'ospedale cittadino. Arrivano soprattutto dal Cardarelli, dal Santobono, dal Cotugno e dall'Asl Napoli 1 ma anche da altre realtà.

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E intanto, aumentano con cadenza quotidiana i ricoveri al Rummo, dove, tra l'altro, da inizio agosto è stato stabilito il triste primato di decessi: 11, di cui sei di fuori provincia. In un solo giorno sono stati accettati 12 pazienti per un totale di 80, mentre il trend conferma le perplessità espresse dal sindaco perché, su 80 contagiati in degenza, 50 risiedono in altre province e sono provenienti dagli ospedali di Napoli e da diversi comuni campani contro i 30 residenti nel Sannio. Degli 80 pazienti, 41 sono in Medicina interna, 20 in Malattie infettive, 13 in Pneumologia sub intensiva e 6 in Terapia intensiva.

Questo significa che 19 pazienti hanno necessità almeno del respiratore per la necessaria ossigenazione. Meno preoccupanti, invece, i dati emersi dall'esame dei 179 tamponi processanti ieri, 12 dei quali hanno dato esito positivo ma solo quattro rappresentano nuovi casi relativi a tre persone residenti nel Sannio e a una di altra provincia. Giornata di tregua, invece, per i positivi sul territorio, dove il numero dei contagi ha avuto una lieve flessione rispetto al giorno precedente. Sono 385 i casi censiti dall'Asl e 183 i guariti, sette in un solo giorno.

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Tuttavia, nel report quotidiano dell'Asl non compaiono ancora i positivi comunicati nei giorni scorsi da molti sindaci del territorio. Una criticità, quella dei ritardi nella comunicazione, che si aggiunge a quella dei ricoveri di troppi pazienti di fuori provincia al Rummo. Così, se la mancata comunicazione dei positivi (molti sottopostisi a tamponi in centri privati per evitare attese e code) potrebbe determinare l'aumento dei contagi sul territorio per mancanza di tempestività nel ricostruire la catena dei contatti, l'aspetto legato ai ricoveri induce a una ulteriore riflessione di ordine logistico perché il Sannio ha una configurazione geografica abbastanza complessa che potrebbe determinare reali difficoltà per gli abitanti di alcuni comuni. Per esempio, molti centri irpini, come Cervinara, Venticano, Montefusco, sono vicinissimi al capoluogo e tutti a circa 20 chilometri di distanza, così come molti di quelli del casertano sono limitrofi a Napoli. Questo non accade nel Sannio in quanto, ci sono comuni del territorio sannita e realtà rurali totalmente avulsi dalle altre città del contesto regionale, che possono fare affidamento solo sugli ospedali del capoluogo. Per i familiari è impensabile dover ricoverare un malato di Covid a oltre 60/70 chilometri da casa, perdendo anche quei pochi contatti possibili con il personale dell'ospedale, oltre a ogni possibilità di raggiungere subito la struttura in caso di necessità.
IL GIALLO
Ieri, in ambito sanitario, si erano sparse voci insistenti sul trasferimento di un numero cospicuo di pazienti dalla clinica Maugeri di Telese Terme al Rummo, poi smentite da un comunicato ufficiale della struttura. Voci che hanno riferito di 15 persone contagiate, tra le quali due primari in isolamento domiciliare. Di contro, la nota della clinica fa riferimento a 11 casi in totale. «Sono state completate si legge - le attività di testing anti-Covid su degenti e personale dell'Irccs Maugeri, scattate nei giorni 15 e 16 su 373 persone, fra pazienti e addetti, dopo la segnalazione di alcuni casi di positività nei giorni precedenti. L'Asl ha comunicato in più riprese l'esito di 333 tamponi, risultati positivi in soli due casi: un medico e un infermiere, in isolamento domiciliare. Sui restanti 40 tamponi ancora senza esito, la Maugeri ha deciso di provvedere autonomamente, sottoponendo a tampone 28 pazienti e nove dipendenti, risultati tutti negativi. Mancano ancora all'appello tre dipendenti, attualmente fuori sede, che saranno sottoposti al tampone al loro rientro. Le due nuove positività si aggiungono a quelle già riscontrate e relative a quattro dipendenti in isolamento fiduciario a domicilio e a cinque pazienti della Cardiologia, ricoverati al Rummo».
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