Crac del Consorzio agrario,
chiusa l'indagine: 12 indagati

Crac del Consorzio agrario, chiusa l'indagine: 12 indagati
di Antonio N. Colangelo
Sabato 24 Luglio 2021, 08:35 - Ultimo agg. 19:23
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Si conclude con dodici indagati, di cui 7 sanniti, ai quali viene contestata l'ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta, l'inchiesta avviata nel 2017 e condotta dal sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa e dalla Guardia di finanza in merito alla gestione del Consorzio Agrario Provinciale di Benevento, un tempo ritenuto il fiore all'occhiello dell'economia locale ma ormai travolto dalla crisi, finendo in amministrazione controllata dal '92, e da decenni oggetto di dibattiti e scontri politici.

Gli indagati sono i commissari liquidatori del consorzio Giacomo Papa, 48enne, beneventano residente a Bojano, e Valentina Rettino, 41enne beneventana, rispettivamente difesi dagli avvocati Angelo Cutillo e Sergio Rando; i componenti del comitato di sorveglianza liquidatori del consorzio Roberto Russo, 65enne beneventano, difeso dal legale Luigi Giuliano, Luigi Muraca, 53 anni, nativo di Lamezia Terme e difeso dagli avvocati catanzaresi Anselmo Torchia e Pietro Chiodo, Giulio Vecchione, 71enne napoletano difeso dal legale Luigi Giuliano, e Giovanna Razzano, 55enne originaria di San Salvatore Telesino difesa dall'avvocato Pietro Farina; i tre componenti dell'autorità di vigilanza Simonetta Moleti, 55enne di Messina, dirigente responsabile della direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali del Ministero dello sviluppo economico, Gianluca Scarponi, 53enne romano, dirigente della divisione scioglimenti, gestioni commissariali, liquidazione coatta e amministrativa degli enti cooperativi, e Mara Pepe, 55enne romana funzionario amministrativo della direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali del Mise e già componente della commissione interministeriale di valutazione delle attività dei consorzi agrari, tutti e tre difesi dall'avvocato Mario Tomasiello; il direttore generale e commissario ad acta del Consorzio Agrario Provinciale di Benevento, Nicola De Girolamo, 70 anni, di San Nicola Manfredi, difeso dal legale Sergio Rando; il commissario ad acta dello stesso consorzio Fabio Corda, 43enne beneventano, residente ad Apollosa, difeso dall'avvocato Vincenzo Gatti; l'attestatore del consorzio Maurizio Boffa, 57enne beneventano difeso dall'avvocato Nazzareno Lanni.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, gli indagati avrebbero distratto e dissipato ingenti somme di denaro riconducibili al Consorzio Agrario Provinciale, in liquidazione coatta amministrativa dal 1996, compromettendo la massa creditizia.

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Fari puntati anche sulla gestione dei libri e delle scritture contabili, che non renderebbe possibile la ricostruzione del patrimonio e la movimentazione degli affari. Da segnalare anche il presunto conferimento di numerosi incarichi a vari professionisti che avrebbe comportato una consapevole diminuzione del patrimonio del Consorzio e un aumento dei crediti prededucibili, costituto dalle parcelle degli stessi professionisti, di oltre 10 milioni di euro. Le condotte descritte avrebbe determinato il consolidamento e l'incremento di una rilevante sproporzione tra il passivo e l'attivo, dato che la situazione debitoria del consorzio ammonta a circa 62 milioni di euro, a fronte di risorse disponibili pari a poco meno di 27 milioni di euro. I dodici indagati avranno a disposizione venti giorni per chiedere l'interrogatorio e produrre memorie difensive e documentazioni.

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