Dehors a Benevento, chiusa l'inchiesta:
indagati 15 commercianti senza licenza

Dehors a Benevento, chiusa l'inchiesta: indagati 15 commercianti senza licenza
di Enrico Marra
Domenica 17 Gennaio 2021, 12:00
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Si registra un altro capitolo sulla vicenda della collocazione dei dehors davanti ai bar della città. Il sostituto procuratore Assunta Tillo ha, infatti, notificato ai titolari e gestori dei bar un avviso di conclusione delle indagini. Nell'elenco degli indagati figurano 15 titolari e legali rappresentanti delle seguenti attività: Gianmarco Polizia junior «Paisà»,via Odofredo; Vincenzo Pozzuto «Pizzeria romana», corso Garibaldi; Pasquale Iodice «Glam Lounge Bar», via Umberto primo; Giuseppe Muscetti «Caffè Chiostro», corso Garibaldi; Giulia Giantomasi «Caffè Le Trou», corso Garibaldi; Mattia Borzillo, «82Cento», viale Principe di Napoli; Francesco Pagliuca «Bar Alhoa», corso Garibaldi; Tommaso Alvino «Bar Penelope Caffè», via Gregorio ottavo; Salvatore Guadagno «Bar Babbi Cantina Caffè» in viale Atlantici; Giovanni Iannace «Bakery Caffè» a corso Garibaldi; Gerardo De Falco «Bar La Buca» in corso Garibaldi; Pasquale Nardone «Caffè del Corso», corso Garibaldi; Laura Izzo «Bar Haiti», corso Garibaldi; Bruno D'Aniello «Bar Massimo» in via Perasso; Marilisa Pinto «Antica pizzeria Palazzo» in via Posillipo.

A loro viene contestato, a vario titolo, di aver occupato con dehors suolo pubblico antistante il locale in zona soggetta a vincolo di tutela, non osservando le prescrizioni della Soprintendenza di Caserta che li aveva invitati a rimodulare la proposta di installazione in conformità alle indicazioni fornite.

Inoltre, i quindici «non ottemperavano a una diffida fatta dal Comune a non proseguire nella somministrazione di bevande presso i dehors». 

La vicenda si trascina dal 2018 e ha preso il via dalla presentazione di un esposto alla Soprintendenza, con indagini affidate ai carabinieri del Nucleo patrimonio culturale di Napoli. Ha visto, tra l'altro, l'emissione di due provvedimenti di sequestro di dehors disposti dalla Procura che sono stati poi annullati dal tribunale del Riesame di Benevento. L'ultimo di questi sequestri, per otto dehors, risale al maggio del 2020 ed era stato disposto dal Gip Vincenzo Landolfi, sempre su richiesta della Procura. Il magistrato basava il suo provvedimento, tra l'altro, sul fatto che i dehors sono posti su suolo pubblico che costituisce bene culturale secondo un decreto legislativo del 2004.

Ma anche il secondo sequestro, nel mese di giugno, era stato annullato dal Riesame composto dal collegio di magistrati Simonetta Rotili, Francesca Telaro e Mariagrazia Monaco. Contro il verdetto de tribunale del Riesame, nel mese di settembre, è stato presentato ricorso in Cassazione da parte della Procura della Repubblica. La Cassazione, nel mese di ottobre, ha respinto questo ricorso ritenendolo inammissibile ma ha stabilito il principio che il rilascio dell'autorizzazione per installare un dehors nel centro storico va sempre corredato del parere della Soprintendenza. 

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Poi è accaduto che, negli ultimi mesi, dopo una serie di incontri tra Comune e Soprintendenza, è stato varato un nuovo regolamento dal consiglio comunale e alcuni dei titolari di questi esercizi commerciali hanno anche approntato nuovi progetti che prevedono la realizzazione di dehors conformi alle indicazioni. Sono passati alcuni mesi, ma la Soprintendenza di Caserta finora non ha emesso i pareri. Ora, con la decisione della Procura, gli indagati hanno venti giorni dalla data in cui viene loro notificato il provvedimento, per presentare memorie o altra documentazione. Di seguito la Procura tirerà le conclusioni. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Marcello D'Auria, Vincenzo Sguera, Alberto Mignone, Andrea Ricciardi, Fabio Palummo Gianmarco Bosco, Mario Verrusio, Antonio Leone, Mario Palmieri, Mariarosaria Zamparelli, Gennaro Iannotti, Raffaele Tibaldi, Nazzareno Lanni, Sergio Rando, Fabio Pannone. Rocco Leonardo Contardo. 

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