«Disastro rifiuti», il Pd chiede
la testa del presidente Di Maria

«Disastro rifiuti», il Pd chiede la testa del presidente Di Maria
di Gianni De Blasio
Lunedì 30 Settembre 2019, 10:30
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È scontro aperto sulla gestione dei rifiuti alla Rocca dei Rettori. Innescato da alcuni mesi dalla determinazione del costo provvisorio del segmento di competenza provinciale della tariffa rifiuti. Dopo i ricorsi proposti da diversi sindaci, è di ieri la richiesta del gruppo Pd (Renato Lombardi e Giuseppe Ruggiero) affinché il presidente Antonio Di Maria si dimetta. Ma, la «fascia azzurra» è di tutt'altra opinione, ricordando ai democrat che la Samte, da sempre, così come la Rocca, è stata gestita dal loro partito, quindi i veri artefici sono loro, inclusi Lombardi e Ruggiero provenienti dal consiglio precedente. Al presidente, poi, perverrà la solidarietà di Mastella.
 
«Aver appreso che fra i Comuni ricorrenti, ci sono anche Airola, Limatola e Benevento, ci impone una riflessione, che alla vigilia del prossimo consiglio provinciale, non può che non essere opportuna». Così in una nota i consiglieri provinciali dem. A loro dire, il presidente della Provincia deve dimettersi per salvaguardare l'immagine di un Ente che sta subendo enormi danni da questa gestione sconsiderata e senza alcuna prospettiva per il Sannio. «A contestare l'operato del presidente Di Maria ricordano i dem - sono il sindaco di Limatola, Domenico Parisi, e il sindaco di Airola, Michele Napolitano, rispettivamente vice presidente della Provincia e consigliere di maggioranza, insieme al sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sponsor politico di questa presidenza. È la evidente dimostrazione che questa maggioranza non ha più un senso logico».

Immediata la replica del presidente. «Lombardi e Ruggiero vorrebbero far dimenticare che è proprio il loro partito ad avere l'esclusiva responsabilità del disastro Samte, disastro cui questa presidenza, con l'aiuto di tanti amministratori che mai hanno partecipato prima, stanno provando a risolvere. Solo in virtù del mio personale impegno si è riusciti per la prima volta ad affermare e istituire il tavolo regionale sul fondo di perequazione e che, grazie all'interlocuzione costante con il vicepresidente Bonavitacola, si è riusciti ad ottenere la rimozione delle ecoballe da Toppa Infuocata. Sempre grazie all'azione del sottoscritto, si è riusciti a dare una seppur minima risposta ai lavoratori, con un accordo dettato da principi di solidarietà siglato con Sapna».

A Di Maria ha espresso solidarietà Clemente Mastella «rispetto alle scomposte e immotivate dichiarazioni prodotte da due consiglieri provinciali del Pd». La storia della Samte - prosegue - è una storia lunga, nella quale né Di Maria, né alcuno di coloro i quali fanno a me riferimento sul piano politico, hanno mai messo alcun becco e rispetto alla quale società sono stati completamente tenuti al di fuori. Anche se oggi siamo impegnati, e anche io lo faccio, a tentar di dare una risposta ai problemi drammatici dei lavoratori e delle loro famiglie - il Comune di Benevento ha prodotto il suo ricorso come altri sul piano amministrativo perché è legittimo farlo - questo non significa essere contro Di Maria, per la semplice ragione che Di Maria e gli amministratori attuali stanno amministrando, o tentano di amministrare, quanto di male sul piano amministrativo ha realizzato chi ha preceduto il presidente Di Maria e l'attuale amministratore della Samte. Lo stile sgraziato di questi due consiglieri è ancora più incredibile e davvero penoso per la semplice ragione che sia il presidente della Provincia che il sindaco di Benevento, sono impegnati a lavorare in sintonia per un problema drammatico insieme ai vertici regionali. Se chiedessero, a Bonavitacola in particolare, avrebbero la risposta che grazie al presidente della Provincia, al sindaco di Benevento e agli altri amministratori in linea con noi, sì è realizzata una solidarietà regionale tra popolazioni e Istituzioni mai realizzata prima».
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