Ritorno alla normalità per la parte alta della città dopo lo stop della fornitura idrica nella giornata di lunedì e in alcune ore di domenica. Come annunciato, Gesesa ha provveduto nelle prime ore di ieri al ripristino della erogazione dopo l'interruzione dovuta ai lavori sulla conduttura regionale proveniente dal Molise. «Alle ore 5.30 circa - ha comunicato il gestore idrico - ripristinato completamente il flusso proveniente dalla condotta del Biferno, abbiamo proceduto ad avviare la riapertura dell'erogazione presso il serbatoio dei Gesuiti, e a seguire presso gli altri distretti interessati. L'avvio dell'erogazione era previsto per le 6, ed è stato anticipato alle 5.30. Le aperture vanno effettuate in modo graduale per evitare il danneggiamento delle condotte e la creazione di aria. Ci vuole il tempo materiale che le condotte si riempiano e si mettano a pressione».
E in effetti, sono state numerose le segnalazioni di ritorno effettivo dell'acqua con qualche ritardo. Due ore in media, con i rubinetti che hanno potuto essere pienamente operativi a partire dalle 7,30. Particolarmente sensibili al tema i titolari dei bar attivi nel quadrante alto: «Purtroppo c'è stata una sensibile differenza tra l'orario comunicato e quello di riattivazione effettiva - dichiara Antonio Rega del bar Maxim's in via Perasso - Ho aperto il bar alle 6 confidando nelle indicazioni ricevute, ma ho riavuto effettivamente l'acqua soltanto alle 8,30. Per oltre due ore, quindi, molti clienti affezionati del caffè sono andati via. Nella giornata di lunedì ho provato a tenere aperto con due autoclavi, ma alle 16 ero completamente a secco. E, paradossalmente, non ho potuto servirmi nemmeno dell'autobotte che stazionava a piazza Risorgimento in quanto contenente acqua non potabile, a differenza di quelle dislocate nel resto della città in zone molto meno strategiche per il commercio. Se almeno lo avessi saputo prima, mi sarei organizzato».
Stessa istanza anche da Serena Pignone del Bar 2000 ai Cappuccini: «Ci vogliono comunicazioni più capillari e tempestive. Noi lo abbiamo saputo via social a poche ore dalla interruzione. Alcune criticità restano pur conoscendo in anticipo la chiusura, ma è comunque preferibile avere tempo per organizzarsi. Anche sugli orari di ripristino abbiamo riscontrato discordanza perché l'acqua è tornata alle 7, e per noi anche una sola ora significa veder andare via molti clienti legati al caffè e al cappuccino». Qualche ritardo anche su corso Garibaldi dove opera il Café Le Trou: «Abbiamo avuto nuovamente l'acqua soltanto alle 7,30 - racconta Giulia Giantomasi - In piazza Piano di Corte, dove risiedo, anche più tardi. Lo hanno constatato pure gli operatori di Gesesa passati per una verifica. Anche poche ore, per un'attività come la nostra, sono fondamentali. Dipendiamo totalmente dall'acqua corrente per la macchina del caffé o il dispositivo per il ghiaccio. E, per essere sinceri, sono problematiche che non si risolvono neanche conoscendo il problema una settimana prima».
C'è chi, invece, è riuscito a fronteggiare l'emergenza: «Grazie all'autoclave del palazzo - spiega Vincenzo Aquino del bar Meeting in via Sala - praticamente non abbiamo avvertito il problema». Qualche difficoltà anche per i ristoranti: «Lunedì è stato davvero complicato lavorare - rivela Antonio Tutino, storico patron della trattoria Il Cinghiale in via Annunziata - Un giorno si può tollerare, ma gli avvisi sono stati tardivi e poco diffusi. Affidarsi esclusivamente ai media o ai social non è sufficiente. In centro storico ci sono ancora tante persone anziane che non utilizzano tali strumenti. E' il caso di rispolverare i tradizionali manifesti stradali con conseguente passaparola». Per il ristorante Da Claudio in via Nicola da Monteforte, problemi solo sfiorati: «Per fortuna lunedì avevamo chiusura, ma oggi (ieri, ndr) abbiamo diversi tavoli prenotati e avremmo dovuto disdirli tutti. E dovendolo fare all'ultimo istante a causa di comunicazioni tardive, la cosa sarebbe stata decisamente seccante e penalizzante per noi».
Nessun problema si segnala sul versante istituzionale. Oggi riapriranno regolarmente anche le scuole della zona alta: «L'erogazione idrica è stata ripristinata anche se con un minimo di ritardo, siamo pronti a ripartire» anticipa il dirigente dell'Istituto Torre, in via Sala, Edoardo Citarelli. Riapertura ok anche per gli uffici della Provincia in largo Carducci, rimasti fermi lunedì. Nessuna difficoltà nemmeno in ospedale: «Sin dalle prime ore della sospensione idrica - ha dichiarato la manager Maria Morgante - la Direzione aziendale, la Prefettura, i Vigili del Fuoco e Gesesa hanno posto in essere tutte le attività necessarie a garantire l'approvvigionamento. Ringrazio tutti».
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