Eav, riapre la tratta interrotta
​dalla frana ma è giallo sulle corse

Eav, riapre la tratta interrotta dalla frana ma è giallo sulle corse
di Enzo Napolitano
Martedì 20 Novembre 2018, 12:00
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AIROLA - Con il ripristino della tratta interrotta per frana a San Martino, è tornata da ieri la normalità sulla linea Eav Benevento-Napoli, via Valle Caudina, con il transito dei treni regolare, sia pure a velocità limitata e lo stop ai disagi imposti dal trasbordo autobus, che hanno provocato in questi nove mesi notevoli ritardi e difficoltà ai viaggiatori. Resta ora il nodo dell'articolazione di un orario corse in sintonia con le esigenze soprattutto di quanti dalla provincia sannita si recano a Napoli per lavoro o studio.

Rispetto alla bozza di orario di servizio presentata ieri mattina nel corso di un'assemblea al personale della linea suburbana Napoli-Cancello-Benevento da Eav, emergerebbero infatti alcune discrepanze tra l'arrivo e la partenza di alcune corse. Preoccupati i sindacati Cgil, Cisl, Uil Ugl e Confal, che rimarcano in una nota «il fatto che l'orario proposto non incontra le esigenze lavorative e di studio dei viaggiatori».
 
Dall'assemblea è emerso altresì che la distanza di tempo per alcuni treni in partenza da Benevento, rispetto a quelli in arrivo da Napoli, è ridotta a pochi minuti e ciò potrebbe comportare ulteriore aggravio nei ritardi delle corse, per effetto delle imposizioni dell'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Sulla questione dell'orario, il battagliero «Comitato disagiati Valle Caudina» chiede di essere presente al prossimo incontro, in quanto voce diretta dell'utenza che per mesi ha dovuto subire notevoli disagi nel servizio, soprattutto in relazione alle attività di lavoro o di studio. Obiettivo del comitato resta ora quello di monitorare e denunciare futuri, ulteriori rallentamenti nei tempi di percorrenza, soprattutto sul tratto soggetto ad intervento per la frana di febbraio. Attualmente la media rispetto ai 70 km che separano Napoli da Benevento pare sia stabilizzata nel tempo medio di un'ora e 50 minuti.

«La questione - spiega Angelo Ciccone, componente la segreteria nazionale del sindacato Or.S.A. Ferrovie non è l'anticipo o meno delle partenze treni, quanto l'istituzione di qualche corsa in più nell'orario pendolare, che faciliterebbe di molto l'utenza della Valle Caudina. Bisogna lottare perché Metrocampania si renda conto delle esigenze di quanti viaggiano per lavoro o studio, così come occorre considerare, quando si stende l'orario, gli accessi di Rfi quando ci si immette sulla tratta Trenitalia e verificare che possibilità ci sono a livello di orari. Il tutto rispettando la qualità del servizio. Non ci dimentichiamo che molti pendolari, per pagando un biglietto profumato, nelle corse di andata o di rientro, sono costretti a viaggiare in piedi. La nostra ipotesi è quella di istituire un'altra corsa mattiniera nel vuoto esistente tra le ore 7 e le 8,08».

Una ipotesi percorribile però soltanto se arriveranno nuove macchine «Alfa». Ne erano state promesse altre 6 dalla regione. Poi il problema delle prescrizioni dei rallentamenti a 30 chilometri imposti dall'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria sulla tratta da Cancello a San Felice e il fermo obbligato alla stazione di Tufara per la trasmissione del fonogramma. Prossimo incontro con l'azienda il giorno 22 novembre nel corso del quale potrebbero essere approntate le opportune correzioni in vista del nuovo orario che avrà decorrenza dal 9 dicembre.
 
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