Election day, si votano 27 sindaci:
alle Europee poker di sanniti

elezioni
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di Maria Sara Pedicini
Domenica 26 Maggio 2019, 08:00
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La prima risposta che il Sannio attende dal voto di oggi (urne aperte dalle 7 alle 23) riguarda la partecipazione. Quattro le candidature sannite alle Europee (tre più una di origine), con Nadia Sgro per la Lega, Molly Chiusolo e Leonardo Ciccopiedi per Fi, nonché Piernicola Pedicini pentastellato di origini foglianisane.

Sul fronte delle Comunali, oggi la tornata elettorale che vede coinvolti poco più di un terzo dei centri sanniti: 27 su 78, per un totale di 73.510 elettori, poco più di un quarto (per la precisione il 26,5% ) della popolazione totale della provincia di Benevento, che a fine novembre dello scorso anno l’Istat ha quantificato in 277.352 unità.

Da Amorosi a Torrecuso passando per tutto l’alfabeto territoriale, c’è un dato destinato a pesare su questo appuntamento con le urne: al netto di anomalie legate a registri elettorali gonfi di sanniti stabilitisi da tempo all’estero, è drammaticamente ridotto lo scarto tra popolazione complessiva e numero degli elettori. E se la fascia degli under 18 è così risicata non può essere molto più ampia quella dei giovani elettori: ad affollare i seggi oggi saranno più gli anziani che gli adulti, con i novantenni in diversi casi più numerosi dei ventenni. Un segno dei tempi che nel Sannio si amplifica per ragioni che le cronache dai Comuni denunciano puntualmente. 

Detto questo, tra i sessantuno aspiranti sindaci (54 uomini e 7 donne, appena l’11% del totale) non mancano le nuove leve, ma si tratta di eccezioni piuttosto limitate. A Sant’Arcangelo Trimonte, ad esempio, la sfida per la conquista del piccolo municipio sarà tra il giovane capogruppo di minoranza Rocco Rossetti (35 anni) e il presidente della Pro loco Nicola Tucci, a capo di un gruppo di ragazzi, quasi tutti ventenni. 

E Sant’Arcangelo, con l’inattesa uscita di scena del veterano Romeo Pisani («non c’erano le condizioni per potersi ricandidare», ha spiegato dopo l’ufficializzazione delle liste) è anche uno dei pochi centri in cui non ci sono sindaci in carica scesi in campo per poter conservare lo status anche nei prossimi 5 anni. Un vero e proprio squadrone, quello degli aspiranti al secondo o al terzo mandato: ci riprovano Giacomo Buonanno a Moiano, Fabio D’Alessio a Pannarano, Alessandro Crisci a Durazzano, Rossano Insogna a Melizzano, Antonio Coletta a Paupisi, Nino Lombardi a Faicchio, Gianclaudio Golia a Circello, Giorgio Nista a Colle Sannita, Giuseppe Di Cerbo ad Amorosi, Olindo Vitale a Montefalcone Val Fortore, Giovanni Rossi a San Marco dei Cavoti, Giuseppe Maria Maturo a Cusano Mutri, Pasquale Iacovella a Casalduni, Antimo Lavogna a San Lorenzello, Angelo Pietro Torrillo a Pietraroja, Angelo Ciampi a San Martino Sannita. Se le cose dovessero andare secondo i loro piani, 16 Comuni su 27 andranno incontro ad un lustro di sostanziale continuità dal punto di vista politico-amministrativo, anche tenendo conto del fatto che tra i 618 candidati consiglieri molti hanno già alle spalle almeno un mandato.

Due le sindache che non hanno potuto ricandidarsi: Ida Albanese ad Apice e Margherita Giordano a Forchia. Difficile dire se entrambe le tessere rosa, nel mosaico del potere amministrativo, saranno sostituite. Di sicuro non accadrà ad Apice dove in corsa ci sono Pietro Carbone, Luigi Errico e Angelo Pepe. Potrebbe verificarsi a Forchia, che vede schierata Rosa Crisci contro il vicesindaco uscente Pino Papa. Ma l’attenzione è puntata soprattutto su Sant’Agata de’ Goti dove Giovannina Piccoli si contrappone ad Antonio Frogiero supportata dal sindaco uscente Carmine Valentino e da diversi altri amministratori. E sarebbe davvero un colpo di scena se, a Tocco Caudio, Mariateresa Papa con «Insieme possiamo», lista quasi tutta al femminile la spuntasse sul marito Gennaro Caporaso («Uniti per Tocco»), e sul terzo sfidante Raffaele Concia («Tocco bene comune»). Ma è improbabile che accada: «Non c’è competizione fra noi. Solo il desiderio di assicurare un’amministrazione al nostro paese» hanno spiegato i coniugi.
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