Elezioni comunali a Benevento,
il rebus candidati congela le alleanze

Elezioni comunali a Benevento, il rebus candidati congela le alleanze
di Gianni De Blasio
Domenica 21 Febbraio 2021, 12:00
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Prove tecniche di coalizione. Aveva provato Civico22, un invito a chi intende costruire l'alternativa all'attuale governo della città. Ma nessuno si è fatto sentire. Né si intende corroborare, in particolare da parte delle formazioni civiche (Città aperta, Patto Civico e Alleanza riformista) che raggruppano pure Iv e Cd, il protagonismo dei sostenitori di Angelo Moretti a sindaco. Questi ultimi hanno messo a disposizione anche la loro sede, ma l'offerta è stata ignorata. Città aperta, che ha perso il sostegno di Lucio Lonardo e Fernando Errico, ha sollecitato, invece, il Pd ad assumere l'iniziativa. I dem, probabilmente per non guastare gli ottimi rapporti con Civico22, alla fine si sono detti disponibili ma a patto che la comunicazione agli organi di stampa recasse gli autografi di tutti ipartecipanti. A ogni modo, si era pensato di tenere la riunione al «D.G. Garden», in un pomeriggio da scegliere in settimana. La scelta, però, dovrà concentrarsi tra mercoledì e venerdì, in quanto Pasquale Basile ha fatto sapere che Civico22 ha già impegni negli altri tre giorni. Al tavolo dovrebbero sedere i rappresentanti di otto formazioni che non è detto si traducano automaticamente in altrettante liste: alcuni partecipanti hanno già detto che proveranno a fondersi, qualche altra formazione accusa difficoltà, ma potrebbero pure aumentare se altri soggetti, attualmente fuori dai giochi, dovessero centrare l'exploit di mettere assieme i 32 candidati. Né si può già parlare di coalizione scontata.

I 5 Stelle, ad esempio, non hanno ancora definito la scelta: proporsi da soli o in coalizione.

Le chance di questa seconda opzione, peraltro, si diraderebbero qualora lo schieramento dovesse preferire un volto già noto quale candidato sindaco. Sia i pentastellati che Civico22 hanno ribadito che occorre puntare sulle novità, altrimenti la coalizione dovrà fare a meno di loro. Gli interessati, nell'ambito della cordata suddetta qualora si costituisse, risulterebbero 4, al massimo 5: Angelo Moretti è già in pista, i grillini hanno il loro alfiere in Anna Maria Mollica, entrambi nel segno della novità; quindi, Erminia Mazzoni che sarebbe proposta da Città aperta, gruppo che al suo arco ha pure Luigi Perifano, mentre il Pd potrebbe richiedere di demandare a un sondaggio l'individuazione del timoniere, offrendo alla consultazione il nome di Fausto Pepe. 

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Tutto congelato nel centrodestra. A distanza di due settimane dall'incontro tripartitico non si sono registrate sviluppi. Situazione cristallizzata: Fdi da una parte, Fi e Lega dall'altra. Saltata per neve la missione di Fdi a casa D'Alessandro, Paolucci, Matera e Pedicini dovrebbero incontrare domani sera l'ex sindaco per sollecitarlo a ricandidarsi. Né sarebbe un ostacolo la vecchia questione da dirimere con la Corte dei conti (causa percentuale di raccolta differenziata non raggiunta), che lo renderebbe incompatibile e non ineleggibile, quindi potrebbe candidarsi per poi rimuovere l'inghippo. Fi ha trasmesso al coordinatore regionale i nominativi di Lucio Lonardo e Gino De Minico, ma il presidente del consiglio ha già detto di non essere disponibile. Anzi, non intenderebbe ricandidarsi neppure a consigliere. Ancor più determinata la neo consigliera forzista Pina Pedà, che non sarà in nessuna lista. Nelle liste di Noi campani, invece, correrà Gina Piccaluga, consorte di Claudio Principe. Intanto il neo coordinatore provinciale di Fdi Domenico Matera, in accordo con la vice coordinatrice Francesca Pedicini, ha ratificato delle nuove cariche interne al partito. Questa la nuova squadra: Arturo Del Peschio (segretario amministrativo), Ciro Vallone, responsabile organizzazione ed eventi; Francesco Mazzini, responsabile tesseramento e vicesegretario amministrativo, Alessio Scocca, responsabile comunicazione e ufficio stampa.

La senatrice del Gruppo Misto, Sandra Lonardo, moglie del sindaco Mastella, ha reso noto che presenterà una interrogazione in Senato, al premier e al ministro degli Interni per conoscere la data delle elezioni comunali e provinciali. Per sapere se verrà rispettata la data naturale di primavera oppure, a causa della presenza stagnante del Coronavirus, le votazioni saranno rinviate all'autunno». 

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