Unisannio senza maggioranza:
Canfora e Glielmo tornano alle urne

Unisannio senza maggioranza: Canfora e Glielmo tornano alle urne
di Nico De Vincentiis
Mercoledì 17 Luglio 2019, 12:00
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Ore 14.50. Il presidente del seggio, il professore di chimica fisica, Giuseppe Graziano, infila una lunghissima sequenza di «Glielmo». Chi si trova ad entrare nella sala blu del Rettorato di piazza Guerrazzi e assiste allo svolgimento dello scrutinio ha l'impressione di trovarsi di fronte a un risultato scontato. Le schede azzurre estratte dall'urna invece «pesano» solo un quarto rispetto a quelle verdi. Contengono infatti il voto del personale tecnico amministrativo che, secondo lo statuto dell'ateneo, vale molto di meno. Questo risultato parziale consente però a Luigi Glielmo di avvicinarsi all'altro candidato, Gerardo Canfora, che intanto ha acquisito un buon distacco con i voti dei docenti e degli studenti ammessi alle urne. Questa serie di circostanze porta al mancato raggiungimento (per un solo voto) della soglia di eleggibilità stabilita a quota 125, e fa sì che l'Università del Sannio non riesca a proclamare il nuovo rettore. Alla fine la parola passa alla commissione elettorale presieduta dal professore Rosario Santucci. Alcune ore di discussione e la sentenza: si rivoterà domani e venerdì.
Se non si dovesse nuovamente raggiungere la cifra stabilita si procederà a un altro turno con la necessità della maggioranza assoluta per potere eleggere il nuovo rettore, solo alla quarta «chiamata» egli potrà essere proclamato ottenendo la maggioranza relativa.
I DATI
Ma veniamo ai numeri della prima sfida tra Gerardo Canfora e Luigi Glielmo, entrambi docenti del Dipartimento di Ingegneria. Alle urne si sono recati 179 docenti più 12 studenti, e 128 appartenenti al personale tecnico-amministrativo. In pratica l'87% degli aventi diritto. La componente docenti-studenti ha votato: 104 Canfora; 81 Glielmo. Il personale tecnico-amministrativo: 91 Glielmo; 31 Canfora. Per effetto del voto differenziato i consensi espressi a Glielmo e Canfora dagli elettori appartenenti alla componente tecnico-amministrativa diventano rispettivamente 23 e 8. Dunque il risultato totale è: Canfora 112 e Glielmo 104. Per la cronaca e la statistica bisogna dire che si è registrato un maggiore assenteismo da parte dei tecnici e amministrativi rispetto ai docenti.
Non era comunque mai capitata una sfida così appassionante per l'elezione del rettore di Unisannio (l'ultima volta Filippo de Rossi fu unico candidato), un segnale ulteriore del particolare momento di verifica, e forse di svolta, per l'ateneo che sembra giunto nella fase della individuazione di nuove chiavi di lettura del suo stesso ruolo nei confronti della crisi sociale e culturale, e soprattutto rispetto alle domande emergenti dai territori. Alla vigilia Canfora veniva dato come candidato leggermente favorito perché in grado di aggregare più realtà dipartimentali rispetto a Glielmo. Considerato un po' battitore libero, quest'ultimo è riuscito invece a coalizzare il malcontento di una componente specifica, e non irrilevante, di Unisannio nei confronti dell'establishment, non perdendo per distacco la sfida nel campo dei docenti.
La nuova tornata elettorale potrebbe fare registrare una minore percentuale di votanti, e per un possibile nuovo testa a testa la circostanza avrà un peso determinante. Ma a favore di chi? Dipenderà dalla capacità di rinserrare le fila dei docenti (i «non pervenuti» si sono registrati più nei confronti di Canfora) o dal rientro in campo dei tecnici e amministrativi assenti al primo turno. Il risultato ha infatti stabilito che i due candidati hanno dalla loro una quota preminente di consensi da elettorati diversi, il loro successo dipenderà dalla capacità di confermarli e intercettare quelli necessari a raggiungere la soglia che al momento è distante 13 e 21 voti.
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