Emergenza cinghiali, arrivano le gabbie per le catture

Gli addetti dell'ufficio caccia provinciale piazzano le trappole

Le gabbie per catturare i cinghiali
Le gabbie per catturare i cinghiali
di Antonio Martone
Giovedì 18 Maggio 2023, 10:25
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Il pronto intervento degli addetti dell'ufficio caccia provinciale della Regione Campania e di esponenti dell'Atc ha consentito nelle ultime ore la cattura, con il sistema delle gabbie di alcuni cinghiali in città. In particolare si è operato in prossimità del centro storico dove in un ampio terreno incolto di proprietà del Comune stazionavano ungulati che avevano trovato un habitat ideale. L'allarme era scattato la scorsa settimana quando in via Tiengo cinque cinghiali avevano invaso il giardino a piano terra di una abitazione occupata da un'anziana signora il cui cane è stato morso in più punti e ferito gravemente, mentre la padrona è riuscita ad evitare qualsiasi contatto rifugiandosi nella propria casa. Un episodio che aveva suscitato clamore ed allarme visto che per la prima volta la segnalazione aveva riguardato proprio il centro del capoluogo, a soli pochi metri dall'Arco di Traiano.

I carabinieri forestali e la squadra gestita dall'ufficio caccia della Regione che opera nel capoluogo e provincia coordinata dal responsabile Giuseppe Porcaro sono riusciti a localizzarli e proprio nelle ultime ore ne hanno catturati alcuni. Hanno operato con il sistema delle gabbie che è quello gradito agli ambientalisti, visto che non c'è la soppressione. Analogo intervento che ha dato anche i risultati sperati con alcune catture è avvenuto nella zona del fiume Sabato. In entrambi i casi gli animali sono stati trasferiti presso la foresta regionale di Cerreta Cognole in provincia di Salerno.

L'area di San Pasquale almeno momentaneamente è stata messa in sicurezza. «Da un'analisi è subito riemersa la questione fiumi e delle aree incolte ha detto Porcaro - che sono la casa ideale dei cinghiali. Rinnovo l'appello ai privati ed in questo caso anche al Comune ed altri enti pubblici proprietari di terreni abbandonati a provvedere alla bonifica. Fondamentale intervenire con tempismo e mappare le aree comunali a rischio e bisognose di manutenzione. Purtroppo nei mesi scorsi pur continuando in maniera incessante l'opera di monitoraggio e contrasto alla proliferazione di cinghiali, avevamo previsto questo momento d'allarme a causa del periodo dei parti. Quindi la cosa non ci sorprende più di tanto e posso confermare nel frattempo che stiamo attuando interventi a catena che tra l'altro stanno dando anche risultati positivi come quelli di queste ultime ore. È evidente che non è possibile porre fine definitivamente al fenomeno». L'area che preoccupa gli addetti, a pochi metri dalle abitazioni di via Tiengo, in completo abbandono da decenni era stata espropriata dal Comune all'epoca della costruzione del mega-parcheggio e data in uso all'impresa Lodigiani che aveva creato un'area di cantiere e di deposito. La stessa è stata poi lasciata e non più curata. È diventata un boschetto dove bisognerà intervenire per un'azione di bonifica e pulizia generale per evitare una nuova invasione.

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Lo stesso Porcaro ha anche confermato che nelle prossime settimane, proprio con l'approssimarsi della stagione estiva gli interventi saranno intensificati non solo nel capoluogo, ma anche nella provincia. Al di là dei risultati lusinghieri degli ultimi giorni, resta alto il livello d'allarme tra l'opinione pubblica della città visto anche che con l'ultimo avvistamento non sembrano più esserci zone esenti con il fenomeno che riguarda Gran Potenza, Eremita, Pantano, San Vitale, Monte delle Guardie, Santa Clementina, via Piccinato, via Galanti, via Moro, in pratica da nord a sud.
 

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