Colpo grosso a casa di Mastella,
i video del raid ai raggi X

Colpo grosso a casa di Mastella, i video del raid ai raggi X
di Enrico Marra
Giovedì 24 Gennaio 2019, 14:30
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Questa mattina i raid nelle case finiscono di nuovo al vaglio del Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Francesco Antonio Cappetta. Al vertice prenderanno parte, oltre ai vertici delle forze dell'ordine, il sindaco Clemente Mastella, finito anche lui nel mirino dei malviventi dopo l'incursione dell'altra notte nella sua villa di Ceppaloni, e il sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano che sul tema sicurezza aveva indetto un incontro con il questore e il comandante provinciale dei carabinieri, poi revocato appunto per la convocazione del comitato da parte del prefetto. Mastella, tra l'altro, ieri ha telefonato al capo gabinetto del ministro dell'Interno Salvini, il prefetto Matteo Piantedosi, per sottoporgli il problema dei fondi da inviare ai comuni sanniti per dotarsi degli impianti di telecamere dopo la «bocciatura» dei 51 progetti bloccati (il vicepremier ieri ha annunciato che lo stanziamento governativo a favore degli enti locali della Campania è stato sbloccato: in totale 3,76 milioni per 77 centri sanniti destinati alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale in genere). L'obiettivo è farli ammettere a finanziamento con le risorse aggiuntive da assegnare mediante lo scorrimento della graduatoria.
 
Le indagini sul furto nella villa di Mastella sono condotte dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale e da quelli della Compagnia di Montesarchio. Gli inquirenti si attendono dei risultati dai rilievi fatti nella villa dagli esperti dell'Arma. I cinque uomini, come risulta dalle immagini registrate dal circuito di videosorveglianza di cui è dotata la villa, prima di dileguarsi hanno girovagato nelle varie stanze selezionando alcuni oggetti, che poi scattato l'allarme non hanno portato via. Oltre alle tradizionali impronte si punta a recuperare tracce genetiche. In una fase successiva, infatti, si punta a confrontare l'impronta genetica del sospettato con l'impronta genetica ottenuta da tracce di materiale biologico (saliva, capelli e altro) rinvenute nel luogo dov'è avvenuto il reato. Al vaglio tutti i fotogrammi registrati. Anche se i malviventi avevano i visi coperti con cappucci e passamontagna, si punta anche a comparare le corporature dei cinque con quelle dei malviventi ripresi in altri raid. Inoltre dalle telecamere al servizio di alcune attività commerciali della zona si cerca d'individuare l'auto con cui i cinque, che hanno messo a segno altri due colpi, tra cui uno in macelleria, hanno raggiunto il paese.

Gli inquirenti seguono anche la pista della presenza di un basista in loco. Ceppaloni e le sue frazioni, infatti, da circa un mese sono finite nel mirino dei ladri, tanto è vero che la stessa amministrazione comunale aveva deciso di utilizzare in modo più consistente la polizia municipale e aveva rivolto un appello alla cittadinanza affinché segnalasse alle forze dell'ordine auto e persone sospette. C'è anche da tenere presente che gli altri paesi finiti nel mirino di bande per lo più di stranieri, distano solo pochi chilometri dalle principali vie di comunicazione. È il caso ad esempio dei centri della valle Telesina. Una vicinanza che consente agli autori dei colpi di raggiungere rapidamente gli obiettivi e di dileguarsi con analoga velocità dopo i raid. Ceppaloni non presenta le stesse caratteristiche considerato che si raggiunge attraverso un itinerario lungo e tortuoso, una volta abbandonata la statale Appia.
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