Oltre trenta agricoltori hanno segnalato ingenti danni alle colture agrarie, vigneti e uliveti. Ma anche altre segnalazioni stanno arrivando al Comune che ha una forte vocazione agricola privata. L'evento eccezionale di sabato scorso con avversità atmosferiche, in particolare forti raffiche di vento e grandinate, ha prodotto danni alle infrastrutture pubbliche e alle colture. Di qui l'intervento dell'amministrazione comunale che ha chiesto lo stato di emergenza nazionale.
«L'amministrazione comunale, al cospetto di un evento eccezionale ha dichiarato il sindaco Luigi Facchino - con riferimento alla devastante grandinata abbattutasi lo scorso sabato su tutto il territorio comunale, generando danni alle colture e alle strutture - ha provveduto con provvedimento ad hoc a richiedere l'attivazione dello Stato di Calamità naturale con l'auspicio che venga prontamente concesso lo Stato di Emergenza Nazionale e che si attivino contestualmente, i provvedimenti contenuti nella Legge 102 del 2004, potendo attingere ai finanziamenti del fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali».
Una mossa necessaria, per consentire la salvaguardia e l'immediato supporto alla ripresa delle attività produttive. Dopo le gelate tardive, l'eccesso di pioggia la siccità e, per ultimo, la grandine, interi comparti agricoli, ossia l'olivicoltura, uva, pomodoro, ortofrutta, sono in grave sofferenza e, nei casi più gravi, hanno visto la produzione completamente azzerata. «È impensabile che su danni di questa portata ha concluso Facchino - si pensi di poter fare affidamento unicamente sul sistema assicurativo».
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