Sannio, il caso dell'area ex Eti:
cantiere fermo, avanza il degrado

Sannio, il caso dell'area ex Eti: cantiere fermo, avanza il degrado
di Achille Mottola
Lunedì 1 Aprile 2019, 08:48
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La denuncia del degrado e dell'abbandono in cui verso l'ex agenzia coltivazioni tabacchi dei Monopoli di Stato a San Giorgio del Sannio corre sui social. Il cantiere di quello che sarebbe dovuto essere un Centro Multifunzionale di Eccellenza per l'Ict presso l'ex Agenzia Eti (Enti Tabacchi Italiani) è fermo da troppo tempo. Solo qualche settimana fa il sindaco Mario Pepe aveva rilanciato la proposta di insediarvi un'attività imprenditoriale per il confezionamento di sigari per far sì che l'opificio possa tornare ad essere volano di sviluppo, come lo è stato in passato.
 
L'area di circa 40mila metri quadrati è di proprietà della Regione Campania (51%) e della Provincia di Benevento (49%) dopo la dismissione dell'Eti. Il valore complessivo degli investimenti originariamente previsti per la riconversione della struttura e dell'intera superficie era di oltre 25 milioni Realizzati alcuni interventi per svariati milioni, il cantiere è in una fase di stallo. Erba, sterpaglia, rovi e rifiuti abbondano soprattutto nella parte retrostante dello stabilimento, tra via Bosco Lucarelli e via Fontanaisi. Sembra che la Provincia abbia presentato all'assessorato regionale alla Ricerca un progetto di completamento dell'opera. «È necessario attivare sostiene il sindaco - un forte impegno istituzionale perché questa realizzazione, pur con i necessari aggiornamenti di programmi, arrivi a compimento. Seguo personalmente e con determinazione gli aspetti politico-amministrativi e soprattutto quelli operativi e di progettualità innovativa sia presso la Provincia sia alla Regione Campania. Bisogna portare a compimento l'opera, ma soprattutto concretizzare interventi per garantire un approccio dei nostri giovani al difficile mondo del lavoro».

Il complesso dell'ex Eti è ubicato nella frazione Ginestra, a meno di un chilometro dallo svincolo del raccordo autostradale 09 che porta all'A16 Napoli/Bari. L'opificio, inaugurato nel 1958, insiste su di un lotto di 39.502 metri quadrati ed è costituito da sette edifici, per una superficie coperta complessiva di 19.452 metri quadrati. La volumetria totale delle costruzioni è pari a circa 118.000 metri cubi. Il progetto di riconversione, curato dall'agenzia «SannioEuropa», prevedeva, oltre la realizzazione di spazi destinati a laboratori di ricerca ed imprese operanti nell'Information & communication technology, anche una serie di servizi, tra cui un auditorium. Sul fronte amministrativo, a margine dell'ultimo consiglio comunale si registra una dichiarazione della consigliera di «Insieme Protagonisti», Giovanna Annese: «L'assessore Accettola ha presentato un bilancio di previsione 2019-2021 senza alcuna prospettiva di sviluppo, iniziative e progettualità per il nostro paese. Un vero e proprio atto semivuoto che denota una forte inconsistenza amministrativa. Per San Giorgio ancora una volta nessuna vera progettualità e nessun cambiamento concreto in meglio se non l'aumento delle tasse per i cittadini, l'inadeguatezza dei servizi e un paese abbandonato e ridotto a discarica».
 
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