Benevento, bagarre in Provincia:
ricorso contro nomina manager

Benevento, bagarre in Provincia: ricorso contro nomina manager
di Gianni De Blasio
Mercoledì 2 Ottobre 2019, 08:40
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È bagarre alla Provincia: il segretario generale ricorre contro il presidente. Franco Nardone contesta la nomina a direttore generale di Nicola Boccalone, ed infatti ricorre pure contro di lui. Questi, comunque, non è ancora in servizio: per l'assunzione occorre rispettare una serie di condizioni quali l'approvazione del bilancio di previsione, del rendiconto di gestione e del bilancio consolidato, e la trasmissione dei dati alla banca dati amministrazioni pubbliche. Il ricorso, proposto in via cautelare e nel merito, è stato presentato al giudice del lavoro del tribunale di Benevento.
 
Sin dall'avvio della gestione Di Maria non tutto è filato liscio in merito. Già il giorno dell'insediamento, il presidente riconfermava l'incarico di segretario generale a Nardone; successivamente, il 22 dicembre, lo confermava pure nelle funzioni di direttore generale. Nomina in scadenza il 31 gennaio, poi un'ulteriore proroga fino alla riorganizzazione dell'ente e comunque non oltre il 20 maggio. Nel frattempo, ad aprile, il consiglio provinciale approvava la proposta del presidente di nomina di un direttore generale esterno. Di Maria si era riproposto di separare le due funzioni, quelle tra segretario generale e quelle di direttore generale. Seguiva l'approvazione del nuovo organigramma, che prevedeva, appunto, pure la nomina del direttore. La deliberazione, però, registrava il parere contrario di Nardone, nella sua qualità di direttore generale, parere sfavorevole motivato con un presunto contrasto con il principio statutario del contenimento dei costi. Inoltre, il segretario si dichiarava non disponibile ad accettare una nuova proroga temporanea di direttore. Essendo vacanti i posti dirigenziali, veniva affidato a Maurizio Perlingieri, responsabile del settore Opere Pubbliche del Comune di Benevento, l'incarico di dirigente del settore tecnico e del settore amministrativo finanziario. In tali incarichi, tra oggi e domani, lo sostituirà Enzo Catalano, attuale responsabile del settore legale del Comune.

Franco Nardone avrà, poi, modo di esprimere parere negativo in calce alla proposta di delibera finalizzata all'avvio delle procedure per la nomina del direttore generale. A suo dire, era improcedibile. Ma, il 19 luglio, Boccalone veniva nominato direttore, per 3 anni con possibilità di rinnovo fino alla conclusione del mandato del presidente. Oggi il segretario, che si è affidato allo studio legale Vito Nicola Cicchetti di Vallata, considera oggetto di censura e contestazione già il primo decreto, la sua nomina a direttore del 6 novembre (non poteva essere inferiore a 3 anni), «da ritenersi parzialmente nullo perché contrario alla legge», oltre a impugnare tutti gli atti successivi inerenti la nomina di tale figura. Inoltre, l'atto di organizzazione dell'Ente, sarebbe stato modificato in maniera irregolare e «forse finanche illegittima», per mezzo della deliberazione presidenziale perché in palese contrasto con gli indirizzi precedentemente dati dal consiglio. Nardone, infine, chiede pure il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subìti. Il giudice del lavoro, Claudia Chiariotti, ha fissato per il 28 ottobre prossimo l'udienza per valutare l'istanza cautelare, mentre per la discussione nel merito l'udienza si terrà il 10 febbraio.

Come reagirà ora il presidente Di Maria? Andrà avanti. «Il passaggio del conto consuntivo in consiglio è previsto per sabato prossimo e, dopo almeno 5 giorni spiega il presidente -, se ne potrà occupare l'assemblea dei sindaci, prima del definitivo pronunciamento da parte dell'assemblea consiliare della Rocca. Poi procederò all'immissione in servizio di Boccalone: ritengo di aver posto in essere gli atti nell'assoluto rispetto delle normative in materia. Prevedo che, licenziato pure il bilancio consolidato tra una decina di giorni, entro il 20 Boccalone assumerà servizio».
 
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