Il Covid nelle scuole del Sannio,
è allarme chiusure e quarantene

Il Covid nelle scuole del Sannio, è allarme chiusure e quarantene
di Luella De Ciampis
Giovedì 4 Novembre 2021, 09:42 - Ultimo agg. 21:55
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Studenti positivi e classi in quarantena, cresce la preoccupazione per i cluster emersi nelle scuole del Sannio con nuove positività registrate a Benevento, a Pago Veiano e Castelfranco in Miscano. Dopo i 36 positivi censiti a Montefalcone di Val Fortore, l'attenzione si è spostata nella scuola primaria e dell'infanzia di Pago Veiano che resterà chiusa per l'intera settimana per sanificazione a causa di 4 nuovi contagi. A denunciare l'aumento dei casi il sindaco Mauro De Ieso in un post sulla sua pagina facebook: «All'alunna già risultata positiva nei giorni scorsi, si sono aggiunti altri 2 alunni della stessa classe, una terza alunna che frequenta la V elementare e un'insegnante della scuola dell'infanzia. È possibile che, nei prossimi giorni, emergano altri casi di contatto. Invito tutte le persone coinvolte nella catena dei contatti a rimanere a casa fino a quando la vicenda non sarà chiarita».

Ieri sono emersi due positivi anche nella scuola media di Castelfranco in Miscano, e a Benevento gli aggiornamenti pervenuti al sindaco Clemente Mastella evidenziano un trend che era finora rimasto sottotraccia.

Sono in quarantena alunni e docenti di una quarta elementare del «Sant'Angelo a Sasso», dove sono state riscontrate tre positività. Un alunno positivo anche in una quinta elementare del plesso Pacevecchia. E ancora, quarantena con tampone «in decima giornata» per i piccoli del nido «Carlotta Nobile». Quanto alle superiori, ci sono due casi di positività in 2 distinte classi (uno per classe) del liceo artistico, e uno all'istituto professionale «Palmieri».

Non c'è più alcun dubbio che la scuola sia diventata il luogo «scelto» dal virus per cercare nuovi ospiti che gli consentano di sopravvivere. La pressione esercitata dagli addetti ai lavori per la somministrazione della terza dose al personale scolastico è massima ma il nodo da sciogliere rimangono i bambini fino agli 11 anni, che saranno a rischio contagio fino a quando non avranno la possibilità di essere vaccinati. Su di loro incombe il pericolo di una diffusione rapida e generalizzata del virus che porterà, inesorabilmente, alla chiusura delle scuole, ma anche il rischio concreto che il decorso della malattia possa evolvere in modo meno benigno. C'è, attualmente, un bambino del napoletano ricoverato per Covid in Terapia intensiva al «Santobono» di Napoli. Si tratta, sicuramente, di un caso limite ma, comunque, è opportuno non abbassare la guardia e seguire tutte le prescrizioni indicate per evitare di contrarre la malattia. Non a caso, lo stesso governatore Vincenzo De Luca ha sottolineato che la popolazione scolastica rappresenta un pericoloso canale di contagio per studenti, docenti e famiglie.

È sceso da 13 a 12 il numero dei pazienti in degenza nell'area Covid del Rummo per effetto di un decesso. A perdere la vita un 94enne non vaccinato di Telese Terme. È salito a così 11 il totale dei decessi per Covid registrati nell'ospedale cittadino dalla fine dell'estate, e l'età media delle persone che hanno perso la battaglia contro il virus si è alzata di molto. Tra i ricoverati e coloro che non ce l'hanno fatta ci son quasi esclusivamente over 80.

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Intanto, continua l'attività vaccinale sul territorio, secondo il trend altalenante che ha caratterizzato gli ultimi due mesi. Infatti, nella giornata di ieri, sono state effettuate 500 vaccinazioni, tra prime, seconde e terze dosi con una buona adesione del personale medico e infermieristico agli hub territoriali per ricevere il booster. Un afflusso decisamente inferiore rispetto a martedì quando sono state inoculate 1000 dosi di vaccino.

L'ospedale «Rummo» ha un nuovo primario di Anestesia e rianimazione che resterà in carica per il prossimo quinquennio. Si tratta di Guido Prizio, già dipendente dell'azienda ospedaliera, scelto dal direttore generale Mario Ferrante nella rosa dei tre primi classificati al concorso per la sua conoscenza delle dinamiche ospedaliere e del personale del reparto.

Oggi festa dell'unità nazionale e delle forze armate nel segno della sobrietà dettata dalle misure anti Covid. Alle 11 la deposizione della corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti di piazza Castello. Alla cerimonia officiata dall'arcivescovo Felice Accrocca parteciperanno il picchetto d'onore costituito dalla rappresentanza delle forze armate locali, il prefetto Carlo Torlontano, il sindaco Clemente Mastella e il presidente della Provincia Antonio Di Maria.

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