Donna cade nella tomba della figlia,
finisce in ospedale ma è fuori pericolo

Donna cade nella tomba della figlia, finisce in ospedale ma è fuori pericolo
di Paolo Bontempo
Lunedì 30 Ottobre 2017, 11:50
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Reino. Dopo la caduta nella tomba di famiglia a Reino, sono stazionarie le condizioni di salute della pensionata di 72 anni che ha riportato diverse fratture. Dopo la tac non sono state riscontrate lesioni interne ma solo un problema alla tibia. È ancora ricoverata all'ospedale «Rummo» di Benevento per le cure del caso. Lapidario il commento della signora: «Meglio qui in ospedale con qualche acciacco che al cimitero». Perso l'equilibrio, la malcapitata è precipitata in una buca profonda circa due metri. Le sue grida hanno richiamato l'attenzione di altre persone che hanno immediatamente fatto scattare l'allarme. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di San Marco dei Cavoti che hanno recuperato la donna, poi affidata alle cure dei soccorritori che l'hanno trasportata in ospedale.

E intanto si ripropone il tema della sicurezza anche nei cimiteri dei comuni in provincia di Benevento dove molto spesso vi sono strutture prive di manutenzione e anche datate che potrebbero rappresentare un pericolo proprio a ridosso della commemorazione dei defunti, quando i cimiteri risultano particolarmente affollati. Molti cimiteri hanno strutture lesionate, muri fatiscenti, scalini per accedere alle cappelle notevolmente alti, scale strutturalmente inadeguate e difficilmente accessibili agli anziani. In molti casi non si è proceduto al l'abbattimento delle barriere architettoniche, pertanto, gli handicappati sono impossibilitati a rendere visita ai loro cari defunti, e vi sono rifiuti e pezzi di marmo abbandonati ovunque, spiazzali sconnessi inadeguati e privi di barriere di protezione e di ringhiere e di pavimentazione.

 

A Castelvetere in Val Fortore dura dal 2000 una questione a tutt'oggi irrisolta inerente i loculi di nuova costruzione consegnati ai cittadini e subito dopo danneggiati e lesionati per una frana. A settembre 2000 a seguito di un sopralluogo, i vigili urbani constatavano che i nuovi loculi, realizzati su una base palificata con micropali, posti a valle del cimitero, presentavano crepe verticali a partire dalla tettoia e lesioni al marmo di rivestimento; i proprietari dei loculi danneggiati si lamentarono immediatamente con il Comune chiedendo, con apposita raccolta di firme, gli opportuni provvedimenti per il ripristino dei loculi.
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