Incidente sulla 90 bis, statale killer: urologo perde la vita

Incidente sulla 90 bis, statale killer: urologo perde la vita
di Enrico Marra
Martedì 2 Novembre 2021, 08:21
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Tragico incidente ieri pomeriggio sulla 90 bis, nei pressi di Ponte Valentino. A perdere la vita il primario della divisione di urologia dell'ospedale Fatebenefratelli Paolo Ferravante, 68 anni, originario di Paduli, ma residente in città a poca distanza dal luogo dell'incidente, coniugato e padre di sei figli. La tragedia si è consumata intorno alle 17, quando il professionista procedeva in direzione di Benevento alla guida di una Renault Clio dopo aver trascorso la giornata a Paduli pranzando con i familiari. Stava facendo rientro nella sua abitazione. Il caso ha voluto che la moglie per altri impegni si era anticipata e quindi non era in auto con il marito. Nell'affrontare una curva, forse per il fondo stradale che in quel momento era bagnato per una leggera pioggia, l'auto ha sbandato finendo nella carreggiata opposta e schiantandosi contro un terrapieno. L'auto poi è tornata al centro della carreggiata, ma il corpo dell'urologo è stato sbalzato fuori dall'abitacolo finendo sotto la vettura. Ma l'impatto contro il terrapieno è stato violento. Dato l'allarme sul posto sono giunti i vigili del fuoco, l'ambulanza del 118 con il sanitario a bordo che non ha potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto anche i carabinieri del Nucleo radiomobile ed operativo della Compagnia di Benevento. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Marilia Capitanio, ha disposto l'arrivo del medico legale Lamberto Pianese. La salma è stata poi trasportata alla sala mortuaria del «San Pio» dove il medico legale ha effettuato la visita esterna. Il magistrato ha deciso che non sarà effettuata l'autopsia e pertanto ha deciso di liberare la salma.

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Paolo Ferravante si era laureato in medicina alla Federico II di Napoli nel 1978 e aveva iniziato lavorando come medico di famiglia, poi era iniziata l'attività di chirurgo al Fatebenefratelli divenendo ben presto un punto di riferimento.

Nell'ambito della divisione di Urologia che dirigeva, e che fa parte della unità di chirurgia del nosocomio, continuava a portare avanti nuove tecniche operatorie e cure. Proprio di recente aveva illustrato le applicazioni di una una nuova apparecchiatura denominata «green light» che utilizza un sistema di vaporizzazione per la cura della prostata.

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«Sono affranto, perdo un amico a cui ero legato da anni, una persona umile, sempre disponibile e professionalmente preparatissima, un autentica colonna per la struttura ospedaliera in cui era impegnato da tempo ma anche per la classe medica sannita e per i pazienti che avevano trovato in lui un sicuro punto di riferimento. Con lui avevo una collaborazione costante perché i malati con patologie urologiche devono essere seguiti anche da uno specialista di oncologia. Un rapporto che ha dato sempre ottimi risultati». Cosi lo ricorda il presidente dell'Ordine dei medici Giovanni Ianniello. «Un dispiacere enorme per la perdita di un collega impareggiabile sul piano umano e professionale», dice Annalisa De Blasio ginecologa veterana del Fatebenefratelli.

Da tempo la 90 bis con la «Telesina» è una due arterie più a rischio. Gli enti locali e vari comitati hanno più volte sollevato il problema della sicurezza di questa arteria senza ottenere dei risultati concreti. Tra l'altro annovera una larghezza ridotta e in ogni caso non proporzionata al volume di traffico. A ciò va aggiunto che si susseguono le curve. I limiti di velocità imposti difficilmente vengono rispettati. Inoltre viene utilizzato da numerosi mezzi pesanti che rallentano l'andatura dei veicoli.

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