L'ex ministro Costa a Sant'Arcangelo «Discarica, priorità alla sicurezza»

Il sopralluogo per constatare i rischi idrogeologici

L'ex ministro Costa a Sant'Arcangelo «Discarica, priorità alla sicurezza»
di Luigi Patierno
Martedì 21 Febbraio 2023, 09:21
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Sergio Costa, ex ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio, si è recato ieri a Sant'Arcangelo Trimonte per un sopralluogo in località Nocecchia, sede della discarica regionale. Ad attendere l'ex ministro e il suo staff, oltre al sindaco e al vicesindaco di Sant'Arcangelo, Rocco Rossetti e Giuseppe Panarese, i tecnici del Comune e il capogruppo di minoranza Nicola Tucci.

Presenti tra gli altri il primo cittadino di Paduli, Domenico Vessichelli, il geologo Vincenzo Briuolo, il tecnico e attivista del M5S, Angelo Varricchio e il presidente del Codisam, Nicola Colangelo.

Giovedì 23 febbraio si terrà la conferenza dei servizi sul rinnovo dell'autorizzazione di impatto ambientale, e sarà l'occasione per avanzare proposte sulla messa in sicurezza e dare risposte a una serie di quesiti irrisolti anche in vista di una proficua collaborazione con Samte e Provincia.

Prima del lungo "tour tra le vasche" dell'invaso regionale, il sindaco e i tecnici hanno palesato all'ex ministro una serie di criticità riguardanti i rischi idrogeologici dell'area, la regimentazione delle opere a valle e per le acque di prima pioggia, la bonifica delle vecchie vasche, il completamento della messa in sicurezza dei lotti, avanzando una serie di perplessità sulla riapertura della discarica senza la risoluzione di tali problematiche. Si è anche affrontato il capitolo "post mortem" della discarica e della futura gestione. Argomenti che dovranno essere discussi nella conferenza dei servizi, perché, se da un lato sembra ormai ovvio che lo sversatoio santarcangiolese costituirà il punto d'approdo finale degli scarti trattati negli impianti, ed il primo tassello da incastrare per far ripartire e completare il circuito per lo smaltimento dei rifiuti dell'intera provincia, resta però, da capire come possa accogliere circa 8 o 12 mila tonnellate di rifiuti annui da giugno 2023 fino al 2030.

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«È interesse di tutti che la discarica venga gestita nel miglior modo possibile - ha affermato Costa-, e che venga messa in sicurezza anche dal punto di vista del dissesto idrogeologico. Mi sembra di capire che ci sia un piano collegato con l'autorizzazione integrata ambientale, visione condivisa sia dai due sindaci che dalla Samte. Mi sento di suggerire la creazione di un osservatorio ambientale dei cittadini e dei rappresentanti della comunità». Sul punto sono intervenuti anche i due sindaci.

«Ogni giorno - ha spiegato Rossetti- monitoriamo la discarica, per questo vogliamo che siano prima risolti prima i problemi strutturali e poi occorre capire insieme all'Ato rifiuti la convenienza di tenere operativo un invaso nato in un contesto completamente diverso da quello ordinario». Vessichelli ha ringraziato l'onorevole per la sensibilità mostrata: «C'è sintonia con Sant'Arcangelo - ha detto - e va capito se esistono le condizioni per una nuova apertura. Io credo che allo stato attuale non sia così, pertanto giovedì presenteremo una serie di condizioni e osservazioni sulle criticità esistenti». Per Varricchio ci sarebbe un fatto importante da chiarire nella conferenza, ancor prima dell'avvio della discussione sull'autorizzazione di impatto ambientale, sopravvenuto nel periodo temporale tra la convocazione e il giorno in cui dovrebbe tenersi, e riguarderebbe il passaggio di consegna della competenza e della responsabilità gestionale della discarica, dalla Samte all'Ato rifiuti, avvenuto e approvato dal consiglio provinciale del 15 febbraio scorso. «Ora la domanda è legittima- afferma- e nel frattempo studieremo il caso, in conferenza dei servizi dovrebbe esserci ancora Samte o Ato rifiuti?».
 

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