«Mani sulla città» a Benevento,
il pm chiede 16 condanne

«Mani sulla città» a Benevento, il pm chiede 16 condanne
di Enrico Marra
Venerdì 1 Marzo 2019, 08:42
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Sedici condanne, sette assoluzioni e diciassette proscioglimenti per prescrizione. Queste le richieste dell'accusa nel processo «Mani sulla città» che vede imputati ex amministratori, tecnici comunali e imprenditori per una serie di irregolarità nei lavori appaltati da Palazzo Mosti nel periodo che va dal 2007 al 2011. Il processo vede posizioni differenziate dei vari imputati rispetto ai reati di corruzione, concussione finalizzata ad avere consensi elettorali, truffa e falso. Il pm Assunta Tillo, dopo aver ricostruito i vari appalti in città, da quelli della pedonalizzazione del centro storico al parco Cellarulo, i rapporti intercorrenti tra i titolari delle ditte e gli amministratori comunali, con passaggio di denaro e lavori eseguiti senza percepire il compenso, è giunta, dopo tre ore, alla conclusione.
 
Ha chiesto 8 anni per Luigi Boccalone, 55 anni, ex assessore alle Finanze e presidente del Consiglio comunale per concussione e corruzione; 7 anni per concussione e corruzione e 5 anni per falso, corruzione elettorale, abuso d'ufficio e truffa per Aldo Damiano, 54 anni, ex assessore ai Lavori pubblici e consigliere comunale; 4 anni, per corruzione, per Giovanni Racioppi, 59 anni, ingegnere del settore Lavori pubblici del Comune, Pietro Ciardiello, 71 anni, amministratore unico di una ditta, Luigi Tedesco, 35 anni, amministratore unico dell'«Artistica» e Antonio Cavaliere, 69 anni, direttore tecnico della «Costruendo srl»; 7 anni per Claudio Mosè Principe, 63 anni, già assessore ai Lavori pubblici per concussione e corruzione; 8 anni per Mario Siciliano, 55 anni, imprenditore, amministratore della «Sima» per concussione, corruzione e violazioni tributarie; 5 anni per Mario Ferraro, 66 anni, presidente della cooperativa sociale San Valentino e per Cosimo Nardone, 67 anni, vicepresidente della stessa cooperativa per falso, corruzione elettorale, abuso d'ufficio e truffa; 4 anni e 6 mesi per Andrea Lanzalone, 51 anni, dirigente del settore Finanze di Palazzo Mosti per falso, abuso d'ufficio e truffa; 5 anni per Fausto Pepe, 56 anni, all'epoca dei fatti sindaco di Benevento per falso, corruzione elettorale, abuso d'ufficio e truffa; 7 anni e 6 mesi per Roberto La Peccerella, 61 anni, dirigente del settore Lavori pubblici per concussione, abuso d'ufficio, truffa e falso; 3 anni e 6 mesi per Lorena Lombardi, 51 anni, dirigente del settore Ambiente del Comune per falso e abuso d'ufficio; un anno e 6 mesi per Andrea Scocca, 67 anni, architetto del Comune per truffa; 3 anni per Giovanni Fantasia, 67 anni, attuale comandante della polizia municipale per falso. Per alcuni che hanno avuto richieste di condanna vi sono state delle assoluzioni per alcuni capi d'imputazione.

Assolti da ogni imputazione, Renato Lisi, 67 anni, già assessore, Vincenzo Rosiello, 65 anni, ingegnere, Cipriano Di Puorto, 51 anni, presidente del «Consorzio Stabile Archè»; Maurizio Lando, 48 anni, amministratore della «Diamont Road» e già amministratore della «Costruendo srl»; Angelo Diana, 59 anni tecnico di Cavaliere, e Annamaria Villanacci, 55 anni, dirigente del settore Servizi sociali del Comune; Giuseppe Somma, 70 anni, di Benevento, geometra del Comune. Chiesta l'assoluzione delle società perché a parere dell'accusa l'istruttoria ha presentato molte carenze. Si tratta delle società «Artistica»; Consorzio Archè, «Gesico»; «Sama Costruzioni»; «Impresa Salvatore Maggio»; «Pietro Ciardiello srl»; «Siciliano Mario impresa edile»; «Giuseppe Siciliano impresa edile»; «Costruzioni e restauri Capossela»; «Pdg» di Pallotta Giovanni; «Costruendo»; «Progettare e Kostruire».

Infine, chiesta la dichiarazione di intervenuta prescrizione per Giuseppe Pellegrino, 60 anni, ingegnere del settore Lavori pubblici; Achille Timossi, 59 anni, ingegnere del settore Lavori pubblici; Antonio Chiantese, 35 anni, amministratore della «Sama sas»; Mario De Lorenzo, 69 anni, architetto del Comune; Angelo De Maria, 35 anni, amministratore della «Sama sas»; Salvatore Maggio, 63 anni, titolare di una ditta; Giovanna Bianchini, 83 anni, amministratore della «Costruzioni e Restauri Capossela»; Silvano Capossela, 55 anni, direttore tecnico della «Progettare e Kostruire srl» e della «Costruzione e Restauri Capossela srl»; Fernando Capone, 62 anni, già dirigente del settore Lavori pubblici; Antonio Cusano, 68 anni, ingegnere; Giovanni Cusano, 61 anni, già appartenente al Corpo forestale; Giovanni Pallotta, 45 anni; Ludovico Papa, 68 anni, architetto; Raffaella Reppucci, 41 anni; Vincenzo Reppucci, 67 anni, già appartenente al Corpo forestale; Anna Maria Sparandeo, 74 anni; Giancarlo Sperduti, 72 anni, geometra del Comune.
 
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