Benevento, perde 4mila euro alle slot e simula una rapina: «Mi hanno ferito»

Benevento, perde 4mila euro alle slot e simula una rapina: «Mi hanno ferito»
di Enrico Marra
Sabato 26 Ottobre 2019, 08:52 - Ultimo agg. 08:53
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Un 46enne, orginario di Barletta, che aveva simulato di essere rimasto vittima di una rapina dopo aver sperperato quattromila euro alle slot, è stato denunciato dai carabinieri. I militari della stazione di Amorosi hanno ricostruito in tutte le sue fasi la simulazione di reato. La vicenda ha avuto inizio lo scorso 11 ottobre, quando l'uomo ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di una rapina.

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Poco prima della denuncia l'uomo, intorno alle 13,30, era stato soccorso da alcuni automobilisti di passaggio tra cui una donna in via Calore ad Amorosi. Era nella cabina di guida di un furgone finito fuori strada con la parte anteriore rimasta bloccata in una cunetta. Dopo aver raggiunto la stazione dei carabinieri di Amorosi l'uomo aveva raccontato che mentre transitava appunto per via Calore alla guida del proprio furgone, era stato tamponato da un'auto, tipo Suv, che dopo averlo seguito lo aveva spinto fuori strada costringendolo così a fermarsi. Poi, sempre secondo il racconto del 46enne, uno degli occupanti il veicolo si era diretto verso la sua cabina di guida e dopo averlo minacciato e colpito al capo con un corpo contundente si era impossessato di un marsupio contenente il proprio portafogli con dentro 4mila euro in contanti, in pratica tutto il denaro che aveva con sé. Infatti nella sua disponibilità era rimasta solo una banconota da 10 euro. La ricostruzione della rapina, però, sin da subito non aveva convinto gli inquirenti anche per l'ora in cui sarebbe avvenuto il presunto colpo e per le contraddizioni in cui era caduto l'uomo nel corso della denuncia.
 
 

Le indagini dei carabinieri hanno consentito man mano di raccogliere una serie di testimonianze che hanno portato a una diversa ricostruzione dell'accaduto. L'uomo, che gestisce una ditta unitamente a un fratello, era partito da Barletta con un carico di uva da consegnare nel Napoletano, dove ha poi consegnato 50 quintali di uva. Ne erano rimasti altri venti quintali che ha poi provveduto a consegnare a Dugenta. Una volta completato l'incasso, circa quattromila euro, non aveva imboccato la strada per Barletta ma aveva raggiunto Valle di Maddaloni, centro della confinante provincia di Caserta, dove aveva giocato presso alcune sale gioco alle slot machine.

Nel giro di alcune ore aveva perso tutto il denaro incassato. Da qui la disperazione e decisione di simulare la rapina. Sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti aveva poi imboccato la Fondovalle Isclero. Uscito allo svincolo ha continuato il tragitto fino alla via Calore dove, dopo aver spinto il furgone nella cunetta e messo a soqquadro la cabina del furgone, si era procurato anche un ferita al capo per rendere più reale il racconto della rapina. I carabinieri hanno anche ricostruito la presenza dell'uomo nelle sale giochi.

Un caso evidente di ludopatia che conferma l'allarme che il fenomeno suscita. Del resto è noto a tutti che analogamente a una tossicodipendenza, il giocatore patologico mostra una crescente perdita di controllo nei confronti del gioco aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di recuperare le perdite. E alla fine i giocatori non esitano anche a simulare dei reati per cercare di nascondere la propria patologia.
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